Sangue e plasma a bordo per l'elisoccorso lombardo
Lombardia prima in Italia per trasfusioni d'emergenza su tutto il territorio regionale

Tutte le cinque basi operative dell'elisoccorso regionale sono ora equipaggiate con plasma e globuli rossi, permettendo interventi trasfusionali immediati direttamente sul luogo dell'emergenza. L'iniziativa rappresenta un'importante evoluzione nelle procedure di primo soccorso, mirata soprattutto a contrastare lo shock emorragico, una delle principali cause di mortalità evitabile nei traumi gravi.
Un progetto nato dalla sperimentazione bergamasca
L'estensione a livello regionale deriva dal successo del progetto pilota "Blood on Board", inizialmente testato presso la base elisoccorso di Bergamo. La sperimentazione ha fornito risultati così positivi da convincere le autorità sanitarie regionali ad allargare il programma a tutte le basi operative: Milano, Bergamo, Brescia, Como e Sondrio. Durante la presentazione dell'iniziativa a Palazzo Lombardia, l'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso ha evidenziato l'importanza strategica del progetto.
"Con questa iniziativa la Lombardia si pone come modello a livello nazionale, assicurando a tutti i cittadini la possibilità di ricevere una trasfusione precoce direttamente sul luogo dell'emergenza. Si tratta di un passo avanti decisivo per la sicurezza e la qualità delle cure, che potrà fare la differenza tra la vita e la morte in situazioni critiche" ha dichiarato l'assessore.
Il progetto è frutto di una complessa sinergia che coinvolge AREU, la Struttura Regionale di Coordinamento per le Attività Trasfusionali e i servizi di immunoematologia e medicina trasfusionale delle principali aziende sanitarie lombarde. Tra queste figurano Niguarda, Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Spedali Civili di Brescia, ASST Lariana e ASST Valtellina.
Ogni elicottero dell'elisoccorso è stato dotato di contenitori isotermici specifici per mantenere i prodotti ematici alla temperatura appropriata e di sistemi di riscaldamento attivo per le trasfusioni, seguendo i protocolli internazionali più avanzati. Questo equipaggiamento tecnologico garantisce la massima sicurezza nelle procedure trasfusionali d'emergenza.
I numeri dell'elisoccorso lombardo
L'importanza dell'iniziativa emerge chiaramente dai dati operativi del servizio. Nel corso del 2024, l'elisoccorso lombardo ha già effettuato 5.673 missioni, di cui oltre 5.000 destinate a soccorsi primari. Questi numeri testimoniano l'intensità dell'attività e la rilevanza di disporre di strumenti sempre più efficaci per salvare vite umane.
Massimo Lombardo, direttore generale di AREU, ha sottolineato l'aspetto operativo dell'innovazione:
"Da oggi abbiamo un'arma in più per fronteggiare i gravi traumatismi dove c'è un'emorragia massiva. Possiamo iniziare una procedura salvavita già durante il trasporto, guadagnando tempo prezioso nel percorso verso l'ospedale."
Allineamento agli standard internazionali
Francesco Daminelli, anestesista rianimatore e referente della base elisoccorso di Bergamo che ha guidato la sperimentazione iniziale, ha evidenziato l'importanza dell'allineamento agli standard globali.
"Portando la trasfusione bilanciata di emocomponenti sul luogo dell'evento, la Lombardia si allinea ai più moderni standard internazionali per il trattamento dello shock emorragico da trauma", ha spiegato Daminelli.
L'assessore Bertolaso ha concluso ribadendo come l'iniziativa rappresenti "un esempio concreto di come la collaborazione multidisciplinare possa rafforzare la rete del soccorso e salvare vite umane", sottolineando l'orgoglio di essere "la prima regione in Italia a garantire la trasfusione bilanciata precoce di emocomponenti su tutto il territorio, secondo le linee guida dell'Istituto Superiore di Sanità".