Sanità in crisi, domani il presidio davanti agli ospedali
Lo slogan è: “La sanità lombarda deve cambiare!"
“La sanità lombarda deve cambiare!". E’ questo l’obiettivo al centro della grande mobilitazione lanciata dal Comitato Promotore Referendum Sanità Lombarda, che vede la presenza anche della Cgil di Sondrio, unitamente alle sue categorie della Funzione pubblica e dello Spi pensionati, con un’iniziativa prevista per domani, venerdì 20 ottobre 2023, a partire dalle 10, con un volantinaggio davanti ai principali presidi ospedalieri provinciali: Sondrio, Sondalo, Morbegno e Chiavenna.
Sanità in crisi, domani il presidio davanti agli ospedali
Un’iniziativa sul territorio organizzata in preparazione della manifestazione prevista a Milano per sabato 21 ottobre, dalle 11 alle 13 sotto il palazzo della Regione Lombardia, che vedrà la partecipazione, fra gli altri, di don Luigi Ciotti.
"Un presidio - afferma la Cgil di Sondrio in una nota - che rappresenta per noi una tappa fondamentale, inserita in un più ampio percorso, avviato a Roma con la manifestazione dello scorso 24 giugno e che proseguirà incessantemente fino a quando il diritto alla cura, sancito dalla Costituzione, sarà garantito a tutte e tutti".
E ancora: "Crediamo in questa battaglia, che urla all’irrinunciabile diritto alla salute, che rilanciamo con forza con una serie di proposte riassunte in 10 punti, contenute in una piattaforma, alla cui base c’è la richiesta di attuare immediatamente un centro di prenotazione davvero unico e pubblico per tutte le strutture pubbliche e private accreditate, accessibile a tutti, con agende per la prenotazione sempre aperte, dati sulle liste di attesa e bilanci resi pubblici da tutti gli enti accreditati. Inoltre, è estremamente urgente attuare le norme esistenti che garantiscono ai cittadini prestazioni nei tempi prescritti dai medici di medicina generale, riducendo gradualmente le prestazioni in libera
professione. Pertanto si sta procedendo con il ricorso al Tar Lombardia contro l’illegittima bocciatura del referendum parzialmente abrogativo della legge regionale sanitaria, che ha privato i cittadini del diritto a esprimersi sull’ intollerabile situazione della sanità lombarda, dove liste d’attesa infinite e il prevalere del privato sul pubblico stanno rendendo impraticabile l’accesso alle cure per le fasce più deboli e fragili della società".
La situazione nella nostra provincia
La nota della Cgil prosegue analizzando la situazione in Valtellina e Valchiavenna: "In provincia di Sondrio, rispetto al resto del territorio regionale, non va certo meglio. La mancanza di personale sanitario sta raggiungendo livelli sempre più insostenibili. Abbiamo letto tutti i numeri rispetto alle esternalizzazioni in atto nella nostra Asst, quinta a livello regionale; esternalizzazioni che riguardano pronto soccorso, interi reparti, guardie mediche, prestazioni specialistiche, infermieristiche, e non solo, in quello che sembra un vortice inarrestabile.
Purtroppo lo stato attuale ci mostra quanto prodotto dalle scelte sbagliate dalla Regione Lombardia negli ultimi 30 anni: liste d’attesa infinite, diseguaglianze per reddito nell’accesso alle cure, smantellamento della medicina territoriale, sbilanciamento verso i profitti del privato, peggioramento delle condizioni di lavoro di chi opera in sanità e sicurezza sul lavoro, spese “impazzite” con medici gettonisti, condizioni drammatiche che vivono le Rsa".