Sanità, Pd in campo per chiedere di rifondarla
Questa mattina gazebo fuori dall'ospedale con il capogruppo in Regione Majorino
Mobilitazione del Pd nella mattinata di oggi, mercoledì 28 maggio 2025, per chiedere di rifondare la sanità regionale locale. I militanti hanno allestito un gazebo all'esterno dell'ospedale a Sondrio per presentare la proposta di legge regionale e ascoltare i cittadini. Con loro anche il capogruppo in Consiglio regionale Pierfrancesco Majorino.
Sanità, il capogruppo Pd in Regione oggi Majorino a Sondrio
"Oggi i cittadini sono sottoposti a un ricatto: se vuoi curarti devi pagare - ha detto Majorino - Così uno su nove non si cura. Vent'anni fa la sanità lombarda era la migliore d'Italia sia per per prestazioni che per accesso agevole alle cure. Oggi, non casualmente, è al settimo o ottavo posto. Ci sono medici e infermieri eccellenti, ma è sempre meno accessibile per liste d'attesa e copertura territoriale, soprattutto in aree periferiche o montane. Qualche tempo fa Bertolaso aveva detto che la sanità è in una situazione di anarchia. Siamo d'accordo, ma loro sono parte del problema...".
Sanità, Pd in campo per chiedere di rifondarla
Presente anche il segretario provinciale del Pd Michele Iannotti che ha sottolineato come sia necessario stare tra la gente perché "la nostra sanità fa acqua". E se a livello regionale ci sono problemi, qui va anche peggio anche per questioni geografiche: "Qui si amplificano i problemi regionali. E la carenza di personale è più forte. Anche i medici valtellinesi se ne stanno andando: non è solo una questione economica o di possibilità di carriera, ma anche di una programmazione che manca".
Con Marco Tam, che per il Pd provinciale segue la sanità, che ha sottolineato un altro aspetto: "Il nodo centrale, che abbiamo sperimentato, è quello dell'eguaglianza delle prestazioni. Oggi c'è tasso di fuga elevato anche per prestazioni chirurgiche ordinarie: non si può pensare che un 30% pazienti faccia 300 chilometri al mese per curarsi. E non per essere sottoposti a un intervento di cardiochirurgia, ma anche per prestazioni normali"