Sci domenicale, calvario invivibile
Presa d’assalto, ma emergono mancanze ataviche.
![Sci domenicale, calvario invivibile](https://primalavaltellina.it/media/2024/11/Aprica-sci-420x252.jpg)
Non è tutt’oro quel che luccica. Aprica ha fatto, e lo abbiamo fedelmente testimoniato, passi da gigante nell’ambito degli impianti da sci negli ultimi anni. L’illuminazione della pista del Baradello, la nuova seggiovia e la nuova cabinovia della Magnolta, per non parlare dei progetti futuri sul Palabione. Però ci corre l’obbligo di testimoniare anche quelli che sono ancora oggi gli evidenti disagi che gli sciatori devono sopportare in una qualsiasi domenica invernale, come quella scorsa, in cui abbiamo visto con i nostri occhi dei turisti rinunciare alla sciata e risalire in auto per tornare a casa. La folla era veramente impressionante in tutti gli impianti, favorita anche dalla bella giornata di sole. E questo ha creato una congestione difficilmente sopportabile.
Parcheggi
Per chi arrivava alla partenza della cabinovia della Magnolta già alle 9 del mattino era impossibile trovare un parcheggio, cosa che ha scoraggiato molti. I più audaci hanno parcheggiato, per non rinunciare alla giornata sciistica, in zone non del tutto idonee alla sosta, come in Aprica è sempre accaduto nelle giornate di punta. Poi, almeno mezz’ora di coda alla biglietteria, e almeno 20 minuti di coda ad ogni passaggio sulla nuova quadriposto. Viene da dire che, nonostante i grandi sforzi del Comune e degli impiantisti, qualcosa vada ancora rivisto soprattutto riguardo la logistica nei giorni di punta, quando Aprica sembra veramente un paese invivibile per i turisti. Quegli stessi turisti che, quando non hanno rinunciato per eccesso di code, a fine giornata, si sono anche trovati la multa sulla macchina. Giustissimo multare, ma altrettanto giusto sarebbe creare parcheggi, che nel centro orobico sono sempre mancati, per tutti gli impianti che partono dal paese.