Sciare per la Vita, divertimento e solidarietà
Successo per la 27esima edizione della kermesse targata Deborah Compagnoni a favore del progetto di accoglienza e ospitalità nel residence a Cascina Vallera.
Successo per la 27esima edizione di Sciare per la Vita. In due giornate. Sabato 6 aprile, raccolti fondi per il progetto di accoglienza e ospitalità nel residence a Cascina Vallera, Monza, realizzato nel 1999, di fronte al Centro ospedaliero Maria Letizia Verga, per bambini in cura e famiglie; è in capo all’Associazione Comitato Maria Letizia Verga, grazie all’aiuto di moltissimi. Come Deborah Compagnoni. "Format nuovo. Sabato, scia coi campioni (Federica Brignone, Asia Zen, Renè De Silvestri campione paralimpico, Mattia Casse, Bejamin Alliod, Nicolò Molteni, Pietro Zazzi, Guglielmo Bosca) e pranzo riservato, speciale al Sunny Valley a cura degli chef Thomas Locatelli, Enrico Derflingher, Tommaso Bonseri Capitani, Antonio Dell’Oro; solidarietà che si rafforza. Domenica 7, giornata molto partecipata, e novità, la Children Cup Trudi Alta Valtellina memorial Barbara Compagnoni; senza i volontari (Sciare, Usb e Cavallette) non si riuscirebbe; nessuna agenzia comunicativa, così tutto quello che raccogliamo, lo doniamo. Fino ad oggi, tra Odv e Camminare per la vita, 900 mila euro". Così Sergio Schena: "Una scuola di sport e solidarietà, si è creato un gruppo di amici; Lombardia, Valtellina, Cortina: verso le Olimpiadi, iniziative così testimoniano sinergie e alleanze fra territori". Zazzi: "E’ bellissimo essere qui, appoggio la causa; momento condiviso crea legami che saranno forti per tutta la vita".
Vitalini
Poi Pietro Vitalini, cofondatore Odv. "La strada è stata lunga e lo sarà ancora; nata col cuore per ricordare Barbara, ma soprattutto per stare insieme e aiutare; negli anni, un’evoluzione: da manifestazione agonistica a quella che coinvolge bambini, o di spirito goliardico, con un pensiero sempre rivolto a donare, soprattutto ai bambini. Forte collaborazione col Comitato Maria Letizia Verga; siamo piccoli ma facciamo la nostra parte". Così Paolo De Chiesa. "Vengo sempre con la gioia del cuore perché Deborah è amica del cuore; una delle donne dello sport italiano che mi hanno colpito maggiormente, ma di lei mi ha colpito soprattutto il lato umano: sapere che riesce a raccogliere cifre così importanti è motivo di orgoglio". "Appena posso, dono il mio nome per iniziative così - ha detto Brignone - a Deborah mi accomunano semplicità e amore per la montagna". Infine Giuseppe Bonseri: "Sunny Valley crede e ha sempre creduto, per questo abbiamo qui chef stellati".