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La storia a lieto fine
Sei gattini appena nati abbandonati in uno scatolone al cimitero
Alla fine i micetti sono stati affidati ai volontari di Enpa
Uno scatolone di cartone abbandonato tra le tombe del cimitero. E sopra una scritta: «Aiuto siamo qui dentro. Siamo sei gattini». E sul lato del contenitore qualche buco per consentire ai micetti di respirare.
Sei gattini abbandonati in uno scatolone al cimitero
A trovarlo, alcuni giorni fa, una donna che si era recata nel camposanto di Teglio per visitare le tombe dei suoi cari. E che non poteva credere a quanto aveva davanti agli occhi. Eh sì, perché quei sei gattini erano stati abbandonati, probabilmente non troppo tempo prima, da qualcuno che voleva disfarsene.
A raccontare l’episodio è una nostra lettrice, tellina che da tempo si è trasferita fuori provincia ma che torna di tanto in tanto in paese.
«Mia sorella era andata al cimitero (dove c’è la tomba dei loro genitori, ndr) e mi ha chiamato al telefono stupita - ci spiega - Non sapeva che cosa fare di quei gattini. Voleva portarli a casa ma noi, che abitiamo a Milano, non abbiamo la possibilità di temere animali».
La ricerca di una soluzione per sei gattini
Le due sorelle si sono così attivate per trovare una soluzione.
«Lei li ha portati nella nostra casa di Teglio - prosegue la donna - A dire il vero ne ha presi solo cinque perché, mentre era al cimitero, ha incontrato un’altra donna che si è offerta di adottarne uno. Nel frattempo li abbiamo accuditi e ho cercato di mettermi in contatto con l’Enpa».
La ricerca, fortunatamente per i micetti, non si è rivelata vana.
«Mi hanno risposto prontamente e mi hanno chiesto di portare i gatti a Busteggia - racconta - In passatoi anche noi avevamo avuto un micio e così in casa abbiamo trovato una vecchia gabbietta che poteva essere utilizzata per il trasporto».
I cinque micetti sono quindi stati caricati in auto e consegnati ai volontari dell’Enpa a Busteggia che si sono presi cura di loro in attesa che qualcuno si faccia cavanti per adottarli.
Il grazie ad Enpa
E la lettrice conclude: «Ho deciso di rendere pubblica questa vicenda perché credo che sia importante segnalare il fatto che esistono delle realtà (come Enpa, appunto, ndr) alle quali poter affidare questi animali. Sono anche convinta che chi li ha abbandonati non volesse sopprimerli ma si trovasse in una situazione di impossibilità di tenerli tutti. Se avesse voluto fare del male ai micetti non li avrebbe lasciati lì. Abbandonarli in quel modo, al cimitero, dentro una scatola con sopra l’avviso, significa che aveva la certezza che qualcuno li avrebbe notati e si sarebbe preso cura di loro».
