Solidarietà e sussidiarietà: il modello Valtellina per la rigenerazione urbana
Seminario a Sondrio sull’efficacia della collaborazione pubblico-privato nel recupero delle piazze cittadine.

Solidarietà e sussidiarietà. Sono questi i principi sanciti dall’articolo 3 dello Statuto comunitario per la Valtellina, voluto dal professor Alberto Quadrio Curzio, e che hanno trovato piena applicazione nel processo di riqualificazione urbana delle piazze di Sondrio. Se ne è discusso il 14 marzo durante il seminario “La collaborazione pubblico-privato per la riqualificazione urbana”, promosso dalla Società Economica Valtellinese (SEV), dagli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti della Provincia di Sondrio e dal Comune capoluogo.
L’incontro, ospitato nella Sala Martinelli della Camera di Commercio di Sondrio, ha voluto sottolineare come la cooperazione tra enti pubblici e soggetti privati possa rappresentare una leva strategica per la trasformazione del tessuto urbano, specie in un contesto come quello valtellinese, caratterizzato da vincoli territoriali e dalla necessità di preservare l’ambiente.
Le testimonianze degli amministratori
Ad aprire il convegno, l’assessore all’Urbanistica Carlo Mazza, in rappresentanza del sindaco Marco Scaramellini. A seguire, gli interventi di Bianca Bianchini e Alcide Molteni, ex sindaci che hanno seguito da vicino la riqualificazione delle piazze Cavour, Campello e Garibaldi.
“Il lavoro con i privati si rivelò particolarmente proficuo — ha ricordato Bianchini — grazie alla condivisione di un obiettivo comune: restituire alla comunità spazi di aggregazione”. Anche Molteni ha evidenziato il ruolo dell’economia sociale di mercato, che ha reso possibile la realizzazione di progetti ambiziosi nonostante le limitazioni imposte dal patto di stabilità.
La voce degli esperti
Nel corso del pomeriggio, l’ingegnere e architetto Elisabetta Maria Venco ha offerto una panoramica storica sulla rigenerazione urbana, evidenziando come ogni epoca abbia risposto a esigenze specifiche attraverso interventi di trasformazione urbana. Il concetto di “città a 15 minuti”, dove tutti i servizi essenziali sono accessibili a piedi o in bicicletta, è stato indicato come un modello di sostenibilità per il futuro.
L’avvocato Lorenzo Spallino, esperto in diritto amministrativo, ha poi illustrato le basi normative della collaborazione pubblico-privato, richiamando l’importanza della Dottrina sociale della Chiesa cattolica nel promuovere il principio di sussidiarietà.
Il modello Sondrio: un esempio virtuoso
La parte conclusiva del seminario ha visto il confronto tra l’ingegnere Gianluca Venturini, responsabile del Settore Tecnico del Comune di Sondrio, e gli architetti Fabio Della Torre e Fernando Grattirola, protagonisti del progetto di riqualificazione. Dal recupero del Teatro Sociale alla creazione del parcheggio sotterraneo in piazza Garibaldi, l’operazione ha trasformato radicalmente il cuore della città, restituendo spazi di socialità e condivisione.
Oggi, con le risorse del PNRR a disposizione degli enti pubblici, la collaborazione pubblico-privato sembra meno necessaria. Tuttavia, come sottolineato dall’ingegnere Venturini, restano margini di azione nell’ambito dell’efficientamento energetico e della green economy.
In chiusura, Benedetto Abbiati, presidente di SEV, ha evidenziato l’importanza di tre principi cardine per il successo di ogni iniziativa congiunta: conoscenza, trasparenza e coinvolgimento attivo.
“Senza questi elementi — ha dichiarato — l’avventura delle piazze di Sondrio non sarebbe stata possibile”.