Tirano

Spada racconta la pandemia in un libro

Il sindaco ha raccolto in un volume gli appunti che pubblicava quotidianamente.

Spada racconta la pandemia in un libro
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Il sindaco di Tirano Franco Spada ha raccolto in un volume i suoi appunti sulla pandemia. Fin dalla prima ondata è stato quotidianamente impegnato sui social prima con video giornalieri e poi con scritti che raccontavano alla gente come era la situazione. Ora tutto questo è diventato un volume. "A distanza di un anno - racconta il sindaco tiranese - dal 14 ottobre 2020 e per rappresentare la grande differenza di oggi rispetto lo scorso anno pubblico il libro di scritti personali “Lo spazio che ci unisce” che ripercorre i momenti dello scorso autunno-inverno (l’attuale differenza di situazione è dovuta alla vaccinazione alla quale il 90% di noi ha aderito)".

Anno scorso

Lo scorso anno "a partire da inizio marzo 2020 fummo tutti coinvolti nell’esperienza di una pandemia e soprattutto all’inizio, come ovvio, con scarsa esperienza su una situazione inaspettata e con risposta personale diversa a seconda della singola situazione di percezione e di età.

Nel mio ruolo di sindaco, consapevole dell’importanza della comunicazione e dell’informazione in una situazione così particolare, soprattutto alla luce di una comunicazione nazionale che spesso ha mirato a produrre ansia, ho iniziato dal 10 marzo comunicazione quotidiana tramite complessivamente 56 video giornalieri che giravo in 10 minuti ogni sera (dopo aver ricevuto comunicazioni dagli enti sanitari) dal divano di casa per rappresentare che tutti noi in quel momento eravamo a casa e dovevamo stare uniti e fare squadra come fossimo una unica casa. E’ così fu in quel periodo difficile ed io devo ringraziare tutti i cittadini.

In quel periodo iniziai inoltre a mettere a frutto una formazione di statistica applicata ottenuta tanti anni fa nei miei studi al politecnico di Milano. Ad ottobre 2020, dopo una estate tranquilla, cominciò la seconda ondata e consapevole di dover raccontare ai cittadini la reale situazione locale decisi di cambiare modalità di comunicazione per non far tornare le persone al vissuto traumatico di marzo aprile 2020.

Insieme ai dati statistici che affinai rispetto alla prima ondata mi misi in sequenza a scrivere messaggi e poi racconti con l’intento di smorzare l’ansia e la preoccupazione del periodo e creare con il racconto personale, nel quale vi sono esperienze personali scritte senza filtri, una sorta di grande tavolo dove ognuno di noi è seduto e ci si raccontano le proprie esperienze, come normalmente si fa con gli amici. Questo avvenne dal 14 ottobre 2020 fino a poco prima di Natale".

Messaggi

Questi messaggi e racconti ora sono raccolti in un libro chiamato "Lo spazio che ci unisce".

"I racconti furono da me scritti la notte, nel letto, con l’uso del cellulare e sono riportati così come scritti e rileggendoli si nota l’emotività del momento e probabilmente il mio bisogno di scriverli come modalità personale di scaricare la tensione che ogni giorno accumulavo per le notizie che mi arrivavano e per riuscire ad addormentarmi in un periodo così di forte preoccupazione e impegno.

Credo di fare cosa gradita (mi è stato richiesto da diverse persone) nel rendere pubblici e disponibili gli scritti di quel particolare periodo che rimangono comunque documento storico.

Durante la terza ondata, meno impattante localmente rispetto la prima e la seconda, decisi di condividere insieme ai dati statistici, delle immagini in bianco e nero scattate a Tirano dall’amico Valentino Candiani.

Un omaggio e ricordo di un amico che non c’è più e una modalità per creare identità e amore verso il luogo dove viviamo. Segnalo che per ricordare l’esperienza della pandemia è pubblicato il libro Lockdown di Michele Della Vedova con fotografie di una Tirano deserta quando tutti fummo costretti a rimanere a casa".

Il libro "Lo spazio che ci unisce" si può scaricare o stampare liberamente in formato pdf: https://bit.ly/3mSK2bp.

Il volume di Spada è stampato in 50 copie che il sindaco regala: 3 copie sono state lasciate alla biblioteca e una alle librerie per la loro importante attività.

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