Specie in via di estinzione presente al Pian di Spagna, studiosi al lavoro
La specie Marsilea quadrifolia è in forte rarefazione in tutto il suo areale europeo. Lo studio preparatorio, propedeutico al progetto, ha evidenziato come la specie cresceva abbondante nelle risaie, ma anche lungo i canali e nelle zone umide della Pianura Padana.
È ripresa a pieno ritmo la ricerca scientifica di monitoraggio e studio avviata dal Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia e Regione Lombardia, sulla popolazione di Marsilea quadrifolia, che cresce in una area specifica della Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola.
Progetto Clover
Si tratta dell’ambizioso progetto denominato CLOVER ( https://clover.unipv.it/ ) che si pone l’obbiettivo di far conoscere e valorizzare la gestione sostenibile di aree agricole di particolare rilevanza ambientale, tra cui pascoli, prati da sfalcio, marcite, ambienti umidi sino all’interno della Rete Natura 2000 e di Aree Protette.
Nella fattispecie, la ricerca scientifica è inserita nel Programma di Sviluppo Rurale di Regione Lombardia nell’ambito del progetto “Agroecosistemi e Conservazione in Lombardia di specie Vegetali Rare di Direttiva Habitat.
Gruppo di lavoro
Il gruppo di lavoro è presente già da alcuni giorni nella zona sud della Riserva, coordinati dal Professor Graziano Rossi, e dal Dottor Simone Orsenigo, responsabile di progetto
"Abbiamo conosciuto anche gli studenti e dottorandi impegnati nel progetto, tra cui la studentessa Aurora Panizza, che ha svolto negli anni scorsi, proprio nella Riserva Naturale un progetto di alternanza scuola-lavoro, con ottimi risultati, e ora al secondo anno della facoltà di Biologia all’Università di Pavia; inoltre sta concludendo la sua tesi di laurea triennale in Biologia sull’argomento la studentessa valtellinese Margherita Tognela di Tirano, nonché fra gli studiosi impegnati nelle fasi progettuali ed esecutive la dottoranda di ricerca Anna Corli".
Marsilea quadrifolia
La specie indagata e studiata nel dettaglio, è una felce acquatica perenne a rischio estinzione e per questo inserita nell’Allegato 2 della Direttiva Europea Habitat 92/43/CEE, nonché nelle liste rosse del MIUR, il Ministero dell’Ambiente.
La specie Marsilea quadrifolia è in forte rarefazione in tutto il suo areale europeo. Lo studio preparatorio, propedeutico al progetto, ha evidenziato come la specie cresceva abbondante nelle risaie, ma anche lungo i canali e nelle zone umide della Pianura Padana.
Risulta attualmente minacciata e le principali cause del suo declino derivano dalle moderne tecniche di coltivazione (livellamento dei campi, periodi di asciutta prolungati, utilizzo intensivo di diserbanti), dagli interventi di risagomatura delle sponde, dei canali, con mezzi meccanici, dalla competizione con altre piante igrofite (es. Phragmites australis), dalla diffusione di specie vegetali esotiche invasive e dalla predazione da parte di fauna alloctona.
Dallo studio effettuato dai professionisti e studiosi incaricati, è stato osservato e accertato nell’area sud della Riserva un vasto popolamento di Marsilea quadrifolia, certamente la popolazione più estesa in Lombardia, ma anche verosimilmente per l’Italia e almeno per il sud Europa. Dal monitoraggio in atto negli ultimi anni in Riserva, la superficie occupata da questa specie si è mantenuta considerevole ed è in via di sviluppo.
In futuro
Riferiscono gli Uffici della Riserva.
“Apprendiamo che il progetto di studio sta continuando e prevede importanti stati di avanzamento conoscitivo, sia di aspetti scientifici utili alla ricerca, sia delle relative fasi successive, che interesseranno la stesura delle buone pratiche per il mantenimento e la diffusione della specie”.
“L’Ente infatti, a stretto contatto con il gruppo di lavoro impegnato negli studi al Pian di Spagna, sta seguendo le fasi progettuali previste. La stessa Riserva Naturale, avrà un ruolo importante: la specie è protetta dalla Legge Regionale 10/2008, dove figura tra le specie C1, a protezione rigorosa.
Tra i compiti della Riserva vi sarà l’attivazione di buone prassi agronomiche e ambientali, al fine della corretta gestione del prato umido in cui la pianta vegeta, nonché di tutti i provvedimenti necessari al mantenimento delle condizioni ideali e idonee allo sviluppo della specie. Tutte le azioni verranno condotte in stretto contatto e collaborazione con gli Enti coinvolti nel progetto comunitario e con le Aziende Agricole presenti nel territorio, con le quali si dovrà creare una rete di formazione e informazione e valutare altresì il possibile accesso a forme di sostegno eventualmente previste dal prossimo Piano di Sviluppo Rurale (PSR)”.