"Spostate la centrale in zona Giustizia"
Partecipata serata proposta dagli Amici dei Chiari per dire un’altra volta no al progetto della stazione elettrica Terna.
In una serata che ha visto la folta partecipazione di cittadini ed amministratori interessati, gli Amici dei Chiari hanno spiegato chiaramente cosa sta succedendo ed in particolare chi sta tentando di "rubare il verde della piana dei Chiari", illustrando il processo decisionale in corso, con gli attori e le attività svolte. E’ stata sinteticamente illustrata la costante attività del raggruppamento a proporre soluzioni alternative che potessero essere condivise dagli enti territoriali, al fine di convincere Terna "a rivedere un progetto che a nostro avviso creerebbe un impatto devastante ed una discontinuità paesaggistica, in un’area di valore agricolo-ambientale".
Cicloturismo
Inoltre Il cicloturismo è "un’importante possibilità di sviluppo turistico per l’intera valle, dove gli enti stessi (Regione, Provincia, Cm e Comuni) investono molti fondi pubblici, e il Sentiero Valtellina ne è la principale "autostrada" di sviluppo; Terna ci piazza un’abominevole stazione elettrica che la accompagna per centinaia di metri andando a rovinare il tutto. Abbiamo proposto la realizzazione della stazione in diverse zone alternative con l’intento di inserirla in ambiti già urbanizzati o compromessi da intrusioni tecnologiche, degradati o residuali, al fine di ridurre lo spreco di suolo e di minimizzare l’impatto su paesaggio e ambiente. Purtroppo in questi mesi Terna ha contrapposto alle nostre proposte un vero e proprio muro di gomma, non ha accettato nessun confronto costruttivo, ed a nostro avviso non ha motivato in modo esaustivo i ripetuti dinieghi. Terna ha persino ammesso che alcune soluzioni sarebbero state tecnicamente fattibili ma che le rigettava per vaghe esigenze gestionali. Abbiamo assistito ad una modalità inusuale di fare le proposte: anziché essere la grande azienda a presentarle con alternative credibili per il territorio valtellinese, sono stati i cittadini a svolgere questo ruolo e Terna si è limitata al diniego poco motivato, come a dire "no perché e no". Non è giusto".
Accordo di Programma del 2003
Nell’incontro è stato ricordato che esiste un "Accordo di Programma del 2003 che prevede la realizzazione della Stazione Elettrica Poschiavino proprio vicino alla località Giustizia, in Comune di Tirano, il quale ha già percepito degli indennizzi e sottoscritto formali impegni registrati nell’accordo con tutti gli enti territoriali. In sala erano presenti degli ex amministratori del Comune di Tirano che hanno confermato il fatto e le responsabilità. Noi, a nome dei cittadini che rappresentiamo, in ultima istanza, abbiamo infine proposto la realizzazione della stazione elettrica, anche su una prima indicazione di Terna stessa, nell’area ricompresa nello svincolo della costruenda tangenziale denominata Giustizia perché si tratta di un ambito residuale che di fatto ha perso valore come ambito agricolo strategico e poiché questa posizione minimizza l’impatto visivo sull’intero fondovalle; abbiamo inoltre proposto lo smantellamento dell’attraversamento aereo a 380 kw esistente a favore di uno interrato in modo da migliorare l’aspetto paesaggistico all’ingresso della cittadina di Tirano. Adesso siamo in attesa della risposta di Terna, sperando che non sia l’ennesimo No a prescindere. E’ di fondamentale importanza che anche i nostri amministratori si facciano parte attiva nel difendere il nostro territorio e le possibilità di sviluppo, non solo a parole ma in concreto".
La poesia
In proposito l’artista, e come tale visionario, Maurizio Pini, villasco, ci ha fornito una poesia da lui scritta 40 anni fa, dal titolo "Al futuro presente di piccola terra".
"Incontro i sentieri / di un antico ponte e cammino liberi campi. / Guardo montagne / che fanno arena a piccola piana. / Chiedo al fiume / già chiuso / Parola / Guerriero / salgo le vigne / sassi e terra / hanno alzato / sovrumana fatica / terrazzi al cielo / grappoli di vita. / Corro gli occhi / e vedo in basso / carcere a natura / strade devastate a motore / solo di una / è la vita. / Le altre / speculazione che uccide / presenti futuri / Alberi di Pane".