"Streghe, vampiri e altri demoni", secondo volume della collana divulgativa Storie di scienza
Operazione di divulgazione e conoscenza lanciata dal Parco Nazionale dello Stelvio e la casa editrice Edinat nel 2024.
"Streghe, vampiri e altri demoni" è il nuovo volume della nuova collana divulgativa Storie di scienza lanciata dal Parco Nazionale dello Stelvio e la casa editrice Edinat nel 2024. Un progetto editoriale che nasce con l’obiettivo di portare i lettori, attraverso racconti al limite fra fantasia e realtà ma sempre basati su una solida base scientifica, alla scoperta del popolo del Parco: ricercatori e professionisti che lavorano per studiare e preservare la natura delle sue montagne e il cui lavoro rappresenta la sorgente delle conoscenze che oggi abbiamo sui delicati ecosistemi d’alta quota. Questo nuovo progetto editoriale si affida alla narrazione per trasmettere in maniera semplice i metodi, gli obiettivi e le ricadute della ricerca scientifica nelle aree protette; storie appassionanti rivolte ad un pubblico ampio, costituito da amanti della natura o da semplici curiosi, interessato a sbirciare nel mondo privilegiato di chi studia l’ambiente che ci circonda vivendolo sul campo. Tra le pagine, scritte in modo lieve e scorrevole, si alternano avventure, aneddoti, esperienze e riflessioni di chi dedica la vita alla tutela della natura mosso dalla meraviglia per la sua straordinaria bellezza (non solo estetica).
I commenti
Il secondo volume, scritto dalla divulgatrice scientifica Anna Sustersic e edito dalla casa editrice Edinat, porta il lettore nel mondo misterioso e poco conosciuto dei pipistrelli, spesso oggetto di leggende e miti oscuri. Un mondo però che, come si scoprirà nel libro, riserva sorprese straordinarie e inaspettate e apre nuove dimensioni sul mondo naturale e le sue speciali magie. "Come predatori specializzati, i pipistrelli rappresentano tasselli importanti all’interno delle complesse relazioni che insistono negli ecosistemi dai quali anche noi dipendiamo" spiega Martina Spada, collaboratrice dell’Università dell’Insubria di Varese, istituzione con la quale il Parco collabora per il monitoraggio dei chirotteri e che, insieme a Mattia Panzeri, ha fornito la consulenza scientifica per il libro; "la loro tutela è fondamentale, così come dovrebbe essere per qualsiasi altra specie, poiché ogni stato di alterazione di queste relazioni potrebbe comportare conseguenze a volte catastrofiche e non prevedibili, con ricadute importanti anche sull’uomo". Come una sorta di percorso iniziatico, il racconto segue le riflessioni e le vicende di un visitatore del Parco che, per una serie di strane coincidenze si vede - suo malgrado - proiettato nel mondo tenebroso e apparentemente silenzioso dei pipistrelli. Ha inizio così un viaggio speciale da cui il visitatore uscirà con una nuova prospettiva di sé stesso e del mondo che lo circonda.
Claretti
"Questo progetto editoriale è un modo importante per raggiungere uno dei principali obiettivi del Parco: sensibilizzare e coinvolgere la cittadinanza nel fondamentale processo di tutela ambientale" - spiega Franco Claretti, direttore del settore lombardo del Parco dello Stelvio. "La tutela passa necessariamente attraverso la conoscenza, e in questo senso, la narrativa è uno strumento speciale per diffondere conoscenza". "Sensibilizzare il pubblico non solo su specie iconiche come stambecchi o gipeti ma anche su animali come i pipistrelli, che più spesso passano sotto silenzio, è fondamentale; sono infatti organismi estremamente delicati e sensibili ai cambiamenti prodotti dalle attività umane e proprio per questo ben rappresentati fra le specie prioritarie negli allegati della direttiva Habitat" spiega Luca Pedrotti, coordinatore scientifico del Parco.