Il caso

Tangenziale, Villa ancora non si arrende

Il geometra Santo Spavetti, citando analisi specifica dell’ingegnere villasco Enrico Moratti, ha scritto in settimana al prefetto.

Tangenziale, Villa ancora non si arrende
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Il geometra Santo Spavetti, citando analisi specifica dell’ingegnere villasco Enrico Moratti, ha scritto in settimana al prefetto di Sondrio sollecitando risposta di Anas e commissario. Il nodo è ancora quello della fascia a del Pai della nuova tangenziale di Tirano: "il rilevato è vietato dal Pai, questi sono dei pressapochisti, si aspettano le vittime? Serve il viadotto". Questa l’analisi. "Prosegue l’esecuzione del rilevato in fascia A del Pai, nonostante l’ingegner Enrico Moratti abbia affermato comporti “gravi conseguenze per tutte le opere e per la sicurezza delle abitazioni esistenti a valle della frazione San Bernardo”. Anas chiarisca come intende evitare i rischi, deve chiarire come intende garantire la sicurezza delle abitazioni esistenti a valle, l’alluvione potrebbe causare vittime; intende alzare gli argini? O Anas garantisce la sicurezza o va indagata, non si possono aspettare le vittime per un tracciato palesemente taroccato, dichiarando il falso in relazione di ottemperanza alle prescrizioni Cipe. Prescrizioni dei vari enti, di cui a Gazzetta ufficiale della Rep., n. 237 dell’11 ottobre 2018 pag. 21 e seguenti, che prescrivono modifiche al tracciato di progetto, da attuare in sede di progetto esecutivo". Cita. "Riepiloga le prescrizioni e le raccomandazioni cui detta approvazione resta subordinata. In data 11.02.2021, la Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA/VAS presso il Ministero emetteva parere favorevole n. 40, tuttavia alle seguenti condizioni e precisazioni. Per quanto riguarda le prescrizioni relative alla fase di progettazione, che risultano non ottemperate o parzialmente ottemperate in questa sede, si prescrive che il proponente trasmetta aggiornamento del progetto esecutivo secondo le prescrizioni di cui sopra prima dell’aggiudicazione dell’appalto. Restano ferme tutte le prescrizioni di cui alla Delibera CIPE n. 29/2018 del 21/03/2018 da ottemperare nelle successive fasi e che saranno oggetto di Verifica di Attuazione Fase 2 e da ottemperare con altri enti". Secondo Spavetti "le prescrizioni non sono state recepite".

Lettera al prefetto

I contenuti della lettera: "Da tempo il sindaco del Comune di Villa di Tirano ha richiesto ad Anas una verifica, mai trasmessa al Comune. Nonostante la palese violazione delle disposizioni del Pai prosegue a Villa la realizzazione di rilevato in fascia A del Pai, palesemente illegale, vietato dalle normative Pai, che aumentano il rischio esondazione in destra Adda, in area in cui le protezioni idrauliche sono già insufficienti. Segnalo che, nonostante la palese illegittimità del tracciato per mancata ottemperanza alle prescrizioni e rischi, sono al lavoro operai (anche in aree a rischio documentato di esondazione in caso di piene, frane/caduta massi, ecc.) con parecchi escavatori in vari punti del tracciato, per cui se la Procura non interviene devastano tutto, e ci sono rischi anche per l’incolumità degli operai al lavoro in aree a rischio dissesto documentato. Il conoide sopra il Dosso di Tirano (valle dei Morti/val Tigozzi è già stato oggetto in passato di colate detritiche, dicono abbia sepolto case e ci siano state parecchie vittime). Il rischio è concreto. In relazione alla problematica segnalata, si chiede che l’operato di Anas Milano, sia oggetto di verifica in quanto relativamente al progetto tangenziale di Tirano in variante alla Ss 38, si riscontra un palese mancato rispetto delle prescrizioni dei vari enti preposti al controllo, in particolare ministero delle Infrastrutture e dei trasporti". Infine: "Sussistendo di fatto il rischio di trasporto solido come acclarato dalla recente frana a Campocologno, nei pressi della dogana Svizzera (a valle del lago di Poschiavo), che quindi non può “intercettare” il trasporto solido, come ipotizzato nel progetto esecutivo, si chiede agli enti preposti di disporre la sospensione di lavori illegali per evidenti ragioni di tutela della pubblica incolumità".

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