Tangenziale, Villa teme le esondazioni
Santo Spavetti: "Nonostante la palese violazione delle disposizioni del Pai prosegue la realizzazione di rilevato in fascia A".
Lo stiamo raccontando ormai da anni, sulla scorta anche delle approfondite indagini del tecnico Santo Spavetti, che in primavera sono state comunque confermate anche da due personaggi di spicco della politica villasca come Giacomo Tognini e Enrico Moratti. Giova però tornarci sopra perchè forse qualcosa si può ancora fare, nonostante i lavori avanzino. La tangenziale così come prevista sarà un disastro per Villa di Tirano. Ecco Spavetti: "Illegalità progettuali e nonostante la palese violazione delle disposizioni del PAI prosegue a Villa la realizzazione di rilevato in fascia A, palesemente illegale, che aumentano il rischio esondazione in destra Adda, in area in cui le protezioni idrauliche sono già insufficienti. Finchè questi pressapochisti non avranno provocato tragedie, nessuno interviene?". Così si era espresso con noi l’ingegner Moratti: "In particolare il previsto rilevato di notevoli dimensioni, di fatto annulla l’effetto di laminazione dell’attuale area di esondazione (A del PAI), con gravi conseguenze per tutte le opere e per la sicurezza delle abitazioni esistenti a valle della frazione San Bernardo".
Progetto
Nel progetto di Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI), Interventi sulla rete idrografica e sui versanti-Legge 18 maggio 1989, n. 183, art. 17, comma 6-ter adottato con deliberazione del Comitato Istituzionale n. 1 in data 11.05.1999, Parte 1, assetto idrogeologico a pag. 38, si legge: "nel tratto tra Tirano e Chiuro il corso d’acqua presenta alveo monocursale sinuoso, ad eccezione del tratto a monte di Stazzona dove risulta rettificato artificialmente e canalizzato; il grado di protezione dalle piene è insufficiente, in particolare nel tratto di confluenza con il torrente Poschiavino e presso l’abitato di Tirano". "Pertanto se già il grado di protezione dalle piene è insufficiente non si comprende come possa essere possibile con un rilevato ridurre ulteriormente le protezioni esistenti". Non solo: "A valle dell’invaso di Sernio si manifesta una spiccata tendenza all’erosione di fondo, con presa in carico di sedimenti in grado di limitare l’officiosità idraulica del tratto canalizzato di Tirano. Nel tronco vallivo compreso tra Tirano e Masino sono localizzate aree a rischio di esondazione presso la zona di confluenza fra il torrente Poschiavino e l’asta principale, all’altezza di Villa di Tirano. Più a valle assume particolare rilievo l’allagamento che ha diffusamente colpito la piana di fondovalle tra il ponte per Stazzona e Tresenda. Di qui a Sondrio il rischio di esondazione è presente nella zona a monte di San Giacomo e di Chiuro". Dossier ambientale e programmatico del Contratto di Fiume dell’alto bacino del Fiume Adda.
Posizione
Secondo varie analisi il rilevato previsto in progetto (con un pilone nel fiume) riduce sensibilmente l’area di esondazione. Proprio l’area nella quale è fuoruscita l’Adda nel 1983 e nel 1987. Ebbene, "questa funzione di laminazione delle piene, in un contesto che vede la confluenza del torrente Poschiavino nell’Adda, verrebbe pregiudicata, portando a valle il rischio esondazione". E cosa si sta facendo per evitare tutto questo? Per il momento assolutamente nulla. I lavori procedono. Villa è inerme di fronte alla tanto decantata opera olimpica che ne sta devastando la piana agricola creando anche non pochi pericoli alla popolazione residente.