"Tassa di soggiorno? Attacco ridicolo"
A pochi giorni dall’entrata in funzione dell’imposta il sindaco dice la sua sulla contestazione di un gruppo di albergatori.
La questione tassa di soggiorno ad Aprica sta ormai facendo discutere un po’ tutti e dopo la petizione contraria di una ventina di albergatori e la risposta dell’assessore Damiani, oggi abbiamo la presa di posizione del sindaco di Aprica Dario Corvi. "Da parte dell’amministrazione c’è stato un lungo percorso di condivisione, cominciato la scorsa estate fino all’approvazione della delibera di istituzione della tassa di soggiorno a dicembre scorso, con partenza prevista dal primo luglio. Francamente appare curioso che si arrivi a primavera inoltrata a chiedere il rinvio di un anno dell’applicazione, perché non sembrano chiari gli obiettivi rispetto all’utilizzo delle risorse. A noi - ma come in realtà a molti degli albergatori - appare invece molto chiaro e semplice l’obiettivo: avere maggiori risorse, provenienti peraltro dai turisti stessi, da investire nella promo-commercializzazione turistica, da attivarsi attraverso il nuovo consorzio turistico, che avrà la caratteristica di avere una compartecipazione pubblico-privata".
Incontro
Non solo. "Nell’incontro tenutosi con una limitata rappresentanza degli albergatori - anche se non sono certo chi stessero rappresentando in quel momento - abbiamo detto loro che l’obiettivo rispetto alle strutture alberghiere è quello di rendere la località più competitiva e aumentare numeri e qualità dell’indotto. Carla Cioccarelli ci ha risposto - testuali parole - che loro sono albergatori mediocri e che non hanno bisogno di lavorare di più. Francamente sono rimasto basito da tale risposta, che sono certo non rappresenti in alcun modo il pensiero dei veri albergatori e che mortifica un settore e le tante famiglie che conducono tali attività con enormi sforzi e impegno. Un settore per noi fondamentale che deve trovare stabilità e crescere in prospettiva. Se poi il problema sussiste nella riscossione della tassa di soggiorno indicata come “un impegno burocratico insopportabile”, mi pare francamente pretestuoso". Rispetto alla proroga "onestamente penso si sia perso già troppo tempo e non cambierebbe nulla un ulteriore rinvio. I benefici si vedranno nel tempo. La polemica mi pare piuttosto orientata al Consorzio, rispetto al quale si chiede di sapere chi saranno i membri del CDA e il presidente prima di attivarlo. Prassi alquanto curiosa, perché non ho mai visto nascere un soggetto giuridico cui si chiede la più ampia partecipazione delle attività economiche del paese con le caselle già assegnate. Forse qualcuno è abituato a lavorare in questo modo, noi no. Sarà l’assemblea a decidere le cariche, come giusto che sia. Resta invece inevaso il nostro stimolo a rilanciare, indicando da parte degli albergatori idee e progetti su cui poter investire le risorse. Questo sì sarebbe un bel segnale di partecipazione attiva e condivisione degli obiettivi tra amministrazione e operatori. Ma sono certo che la vera associazione degli albergatori del comprensorio saprà lavorare in tal senso".