Telemedicina: un nuovo percorso per la Valchiavenna

Telemedicina: un nuovo percorso per la Valchiavenna

L'iniziativa inserita nel programma Aree interne evita lo spostamento delle persone, dei loro familiari e del personale sanitario

Telemedicina: un nuovo percorso per la Valchiavenna
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Un innovativo percorso in grado di rispondere in maniera efficace ai bisogni sanitari di un territorio montano con collegamenti difficoltosi.

Telemedicina

Il progetto di telemedicina, inserito nel programma Aree interne Valchiavenna, avviato nei mesi scorsi per le patologie cardiologiche, coordinato dal direttore della Struttura complessa di Cardiologia Giuseppe Seresini, e per quelle reumatologiche, con la dottoressa Antonella Musio, dalla fine di maggio è stato allargato ai pazienti cronici respiratori, a seguito dell'acquisto di una sofisticata strumentazione, sotto la guida del direttore della Struttura complessa di Pneumologia Paolo Pozzi.

Ai pazienti, spesso fragili, ai loro familiari e al personale vengono evitati i disagi legati agli spostamenti verso gli altri Presidi della provincia, mantenendo la continuità di cura tra ospedale e territorio, ottimizzando le risorse sanitarie disponibili.

Finora, complessivamente, sulle tre specialità, sono stati presi in carico oltre 60 pazienti che beneficiano della connessione fra le strutture sociosanitarie territoriali e i servizi specialistici ospedalieri. Punto di forza del modello che si sta sperimentando a Chiavenna è quello di consentire al paziente di ricevere la prestazione con il supporto degli infermieri di comunità che lo accompagnano durante tutto il percorso di presa in carico. Si costruisce per il paziente un percorso di assistenza personalizzata, in un'ottica di continuità di cura Ospedale-territorio, che vede coinvolti diversi attori: medici di Medicina generale, personale ospedaliero specializzato, infermieri di famiglia e di comunità.

In particolare, i pazienti cronici, con le caratteristiche necessarie per beneficiare di questo servizio, sono stati individuati con i medici di Medicina generale, ai quali sono anche garantiti confronti con gli specialisti, attraverso teleconsulti, per definire il miglior trattamento terapeutico.

Sanità digitale

Il percorso per i pazienti cronici respiratori si caratterizza per l'integrazione di strumenti avanzati di e-health, la sanità digitale, che consentono una gestione clinica più tempestiva ed efficace. Per il progetto vengono utilizzati uno spirometro bluetooth, per il monitoraggio della funzionalità respiratoria; l'emogasanalisi arteriosa, eseguita presso il punto di assistenza del paziente, con risultati immediati; il device Tytocare, innovativo strumento che integra un fonendoscopio digitale, associato a una piattaforma web con app dedicata, che permette di condurre una vera e propria visita medica a distanza.

"Grazie all'ausilio integrato di questi strumenti digitali - spiega il dottor Pozzi -, siamo in grado di erogare i consulti pneumologici da remoto, evitando spostamenti e disagi a pazienti spesso anziani e affetti da cronicità respiratoria, garantendo continuità e qualità delle cure. Questo modello rappresenta un'importante evoluzione nell'assistenza di questi pazienti, in quanto migliora l'accessibilità ai servizi specialistici in un contesto sfidante dal punto di vista geografico, qual è quello della provincia di Sondrio con le sue valli".

Prima dei pazienti cronici respiratori, nei mesi scorsi, erano state attivate le televisite per i pazienti cardiologici e reumatologici.

"Con il progetto delle Aree Interne come Cardiologia abbiamo ampliato il servizio che già svolgiamo su tutto il territorio provinciale per la lettura a distanza di holter e ECG - spiega il dottor Seresini - aggiungendo per la Valchiavenna le televisite su pazienti cronici che necessitano di controlli regolari con l'utilizzo di appositi strumenti, come il device Tytocare. Con questa modalità garantiamo il monitoraggio delle patologie evitando loro spostamenti che potrebbero creare problemi in particolare a chi si muove con difficoltà".

Ambulatorio

L'ambulatorio delle televisite per la Reumatologia a Chiavenna è operativo dallo scorso aprile, con la funzione di favorire i controlli a breve termine, accorciando i tempi previsti per le visite in presenza, sia per gli anziani sia per chi decide di collegarsi da casa propria. A effettuare le visite, il terzo lunedì del mese, è la dottoressa Musio, reumatologa, che si collega dal Presidio di Morbegno.

"Disponiamo i controlli a breve per valutare l'efficacia di una terapia - spiega la dottoressa Musio - oppure a seguito di accertamenti per valutare l'esito degli esami prescritti. Chi necessita di un supporto per collegarsi può recarsi all'Ospedale di Chiavenna, al primo piano, dove trova un'infermiera che lo aiuta a scaricare referti, impegnative e prescrizioni di farmaci e che lo mette in contatto video per il controllo a distanza. Ed è sempre l'infermiera a prenotare la successiva televisita. In questi primi due mesi, il bilancio può dirsi positivo sia dal punto di vista organizzativo che in relazione al gradimento dei pazienti".

Il progetto di telemedicina per la Valchiavenna è stato sviluppato in collaborazione tra la Direzione sanitaria, con il direttore Anna Maria Maestroni, la Direzione sociosanitaria, con il direttore Roberta Trapletti, e il Distretto di Chiavenna, con il direttore Paola Giossi.

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