Tre giorni del corso regionale per infermieri soccorritori
Si è appena conclusa all’hotel Cepina con 15 interessati appena entrati nel Soccorso.
Infermieri soccorritori, che passione! Si è appena conclusa all’hotel Cepina e nel parco limitrofo, la tre giorni del corso regionale di primo soccorso, durato 35 ore. 15 interessati, appena entrati nel Soccorso, appartenenti alla settima delegazione Valtellina e a quella di Brescia, hanno preso il diploma, dopo lezioni teoriche e pratiche. Soddisfatti gli istruttori: Mattia Compagnoni, Charlotte Broggini (aspirante istruttrice), Silvia Gurini, Marcello Rigamonti. Così il volontario Compagnoni. "Il nostro contributo riguarda impartire nozioni di primo corso sanitario, comprensive di rudimenti BLSD, procedura di soccorso adulto, bambino, lattante, acronimo di Basic Life Support Defibrillation, ovvero le manovre di primo soccorso con l’impiego di defibrillatore e RCP, azioni da attuare tempestivamente in caso di arresto cardiaco improvviso con riabilitazione cardio polmonare. Il nostro scopo è dare ai giovani concetti di patologie mediche e traumatiche, che potrebbero incontrare durante gli interventi, in modo tale da riuscire ad avere una visione dell’insieme da comunicare alla centrale operativa, a chi sta dietro a una scrivania. Saranno gli unici a uscire in ambiente impervio e potranno, in caso di necessità, chiamare tutti i soccorsi necessari, e in attesa dell’arrivo, riuscire a cavarsela in tutte le situazioni".
Esame
L’esame finale sarà la prossima settimana. Così la volontaria Gurini, infermiera del soccorso alpino e istruttrice sanitaria. "Una formazione di questo tipo è fondamentale per essere in grado di fare un primo soccorso e dare un’assistenza primaria al paziente, con una valutazione; dove arrivano le figure del Soccorso alpino, non arriva nessun altro come loro; questo è il settimo corso dell’anno; alla fine, in Lombardia, si saranno formati 250 giovani nel primo soccorso".