Trasporti e cinque cerchi

Treni e proposta "olimpica": due corse sperimentali dalla Valle a Milano in meno di due ore

A lanciare la proposta è il Patto per il Nord

Treni e proposta "olimpica": due corse sperimentali dalla Valle a Milano in meno di due ore
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Riportare la linea Tirano-Sondrio-Lecco-Milano in corsa per le Olimpiadi. Se non a medaglie, quanto meno a competere, a testa alta, nel mondo del trasporto ferroviario. Questa la proposta di Patto per il Nord per collegare la Valle a Milano in meno di due ore sperimentando due corse.

Treni, due corse sperimentali dalla Valle a Milano in meno di due ore

L'idea nasce dalle criticità - per usare un eufemismo - del trasporto ferroviario sula nostra linea.

«E' una questione di rispetto per chi si muove utilizzando i mezzi pubblici, ma anche di dignità e di orgoglio - dice Jonny Crosio, referente provinciale dell’associazione Patto per il Nord - perché la nostra ferrovia è passata dall’essere la prima al mondo a vestire le orecchie da somaro dell’ultima della classe, la peggiore delle linee lombarde, secondo il recente report di Trenord».

«È imbarazzante vedere come nella ricca e moderna Lombardia punto di riferimento in campo internazionale in molti settori, ci ritroviamo con una gestione e una qualità sul trasporto ferroviario da terzo mondo. Una situazione ormai inaccettabile», aggiunge Paolo Grimoldi uno dei fondatori dell’associazione Patto per il Nord che con Crosio ha condiviso l’attività parlamentare nella Lega Nord.

Sono questi i presupposti per lanciare un appello direttamente al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e all’assessore ai Trasporti Franco Lucente ora che all’appuntamento a cinque cerchi manca un anno esatto.

«Quelli del 2026 saranno i Giochi olimpici di tutta la comunità - dice Crosio - e quindi cosa c’è di meglio che dare un segnale concreto di attenzione anche ai cittadini valtellinesi che vivono da Tirano in giù, lontani dalle sedi di gara?».

Un segnale che va sotto il nome di “treno olimpionico”, una corsa che copra la tratta Tirano - Milano con un tempo di percorrenza ridotto: dalle attuali 2 ore e mezza (150 minuti) a 1 ora e 50 (110 minuti). Come? Con sole 5 fermate - Tirano, Sondrio, Colico, Lecco e Milano -, coprendo le altre con un locale che lo preceda, esattamente come succede con la linea Colico-Chiavenna.

Un treno al mattino presto, che ritorni con la stessa modalità in serata, da introdurre intanto in via sperimentale.

«Sperimentale come fu nel 1902 - ricorda Crosio -  quando il 15 ottobre la linea balzò all’onore delle cronache mondiali per essere la prima elettrificata al mondo ad impiegare la corrente alternata trifase ad alta tensione per la trazione dei treni, alimentata dalla centrale idroelettrica di Campovico. Un modello che divenne poi uno standard nel trasporto ferroviario».

L’auspicio di Patto per il Nord è che anche l’introduzione del “treno olimpionico” possa avere la stessa fortuna. Peggio dell’attuale inefficienza, cui si sommano i blocchi estivi («una follia per gli utenti e un lusso per il gestore poter eseguire le opere di miglioria a rete ferma», ancora Crosio) è comunque difficile.

«Sui minuti non stiamo a sindacare lasciamo il lavoro ai tecnici - conclude Crosio - Magari non gli stessi che gestiscono l’esercizio attuale, fatto di ritardi, cancellazioni e mala gestione. Di certo per le Olimpiadi 2026 chiediamo con forza di mettere in competizione un cavallo di razza e non un ronzino».

Patto per il Nord è convinto che questa sia la soluzione migliore, non la proposta di chi ritiene che la soluzione ai disagi sia quella di togliere corse. «La pianificazione del trasporto ferroviario viene fatta in base alla capacità effettiva della linea - conclude Crosio -, proporre di togliere treni vuol dire non conoscere il mondo ferroviario».

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