Tirano

Troppe code, la viabilità tiranese va rivista

Nuove soluzioni proposte dal tecnico Santo Spavetti e dall’ex deputato tellino Lucia Codurelli per snellire il traffico.

Troppe code, la viabilità tiranese va rivista
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"In piazza Marinoni, zona ex banca Credito Valtellinese, va realizzata una rotonda, come quella di Madonna". Questa l’ultima trovata del tecnico Santo Spavetti, che tanto si è battuto per cambiare il tracciato della tangenziale di Tirano, e che mette il dito in una piaga che tutti i valtellinesi, soprattutto i pendolari, hanno sofferto fortemente proprio in questi giorni di vacanza. "In questo modo, al semaforo chi viene da Baruffini, potrà andare solo verso Madonna, se va verso nord, andrà alla rotonda, dove si studierà un idoneo raccordo, si potrebbero invertire i sensi di marcia, dove c’è la farmacia solo uscita e l’attuale uscita diventerebbe solo entrata, in modo che chi viene da Madonna fa inversione alla rotonda". In questo modo "chi va verso sud - sp. 24 - alla rotonda fa inversione di marcia, senza fare lo stop e creare coda. Il semaforo verrebbe semplificato, consentendo a chi viene da Baruffini di andare solo verso Madonna. Chi va a Baruffini provenendo da Madonna, al semaforo dovrebbe andare alla rotonda e fare inversione di marcia, per poi al semaforo prendere l’attuale strada, in modo da non, come ora, fare lo stop e bloccare il traffico verso Grosio e Alta Valle. Con questa rotondina il semaforo in pratica servirebbe solo per i pedoni, e un semaforo pedonale a chiamata lo metterei anche all’incrocio verso la Conad. Per i pedoni andrebbe realizzato anche un sottopassaggio, eventualmente anche spostato di fronte al centro commerciale. Mantenendo comunque il semaforo a chiamata, per evitare barriere architettoniche, anziani, passeggini, ecc".

La 38

Per evitare incidenti che causano morti, feriti e code, "la statale 38 va messa in sicurezza, anche per snellire il traffico, ci sono incroci altamente pericolosi in cui servono rotonde o semafori intelligenti. Ma Anas (e certi politicanti locali) è latitante. Sulla 42 tra Sonico ed Edolo, in 1 km circa, ci sono 3 rotonde. In Valtellina si lasciano costruire nuove attività, senza alcuna opera atta a mettere in sicurezza gli accessi quali rotonde, semafori o corsia di immissione. Sembra quasi che le code si vogliano mantenere, senza realizzare opere di modesto costo, dettate dal normale buon senso, al che ricordo un articolo di Franco Brevini sul Corriere della Sera sul perchè i turisti milanesi andavano a sciare in Piemonte e Val D’Aosta, e non qui: perchè c’è l’autostrada. A San Giacomo di Teglio per eliminare le code basterebbe adottare la soluzione proposta dal comitato e da Lucia Codurelli (soluzione da integrare con una rotonda a 200 metri verso Tirano, per inversione di marcia per chi al semaforo va verso Teglio, che bloccherebbe il traffico, soluzione già proposta). A Tirano invece del semaforo per i pedoni andava fatto un sottopasso, e la coda al Campone si riduceva notevolmente. Ma mi chiedo: ad Anas, qualcuno può imporre di far fare uno studio serio sulle opere necessarie per snellire il traffico e ridurre gli incidenti? Dalla tangenziale di Tirano hanno eliminato la tratta Tirano-Lovero, senza mettere in sicurezza gli incroci di Lovero e Sernio: è possibile/accettabile? Vanno fatti interventi a Tirano, o la coda al Campone rimarrà anche dopo realizzata la ridicola variante della statale 38, in corso d’opera".

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