inaccettabile

Troppi rifiuti abbandonati dagli sportivi, la denuncia di un ciclista amatore

Tanti i rifiuti raccolti in 13 km sulla strada del Passo Gavia

Troppi rifiuti abbandonati dagli sportivi, la denuncia di un ciclista amatore
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Riceviamo e pubbliachiamo volentieri la testimonianza di Davide, ciclista amatotore che rivolge una critica ai suoi colleghi delle due ruote: abbandonare i rifiuti per strada è un comportamento inaccettabile. Davide però non si è limitato alle critiche, con il padre infatti ha deciso di dare il suo contributo accantonando lo spirito agonistico e dedicandosi alla raccolta degli scarti lasciati dagli altri ciclisti.

Alla Enjoy Stelvio National Park

Sono Davide, 30 anni, ciclista amatore, che quest’anno ha messo insieme 5000 km sulla strada. Ogni anno cerco di migliorare conciliando la passione per questo sport di sofferenza con il lavoro a tempo pieno come ingegnere.

Il 3 e 4 settembre ho partecipato alla Enjoy Stelvio National Park (iniziativa fantastica che dà la possibilità di pedalare sulle fantastiche strade del parco nazionale dello Stelvio chiuse al traffico). Nella mattinata di Sabato 3 settembre ho salito lo Stelvio tra nebbia e una pioggia leggera ma poco simpatica sopra i 2000 metri. Era la terza volta che negli ultimi anni mi godevo lo spettacolo di questa salita e per la prima volta ho notato a bordo strada 4/5 confezioni di barrette e gel energetici.

In un primo momento non ci ho dato molto peso, ma alla sera, parlando della giornata con mio papà, compagno di avventure nella due giorni sui pedali, concordavamo su quanto fosse triste constatare che esistano “persone” con cui condividiamo la passione per la bici che non hanno avuto il minimo rispetto della natura e della storia che si porta dietro la salita al Passo dello Stelvio, definita da molti come la più bella d’Europa.

Approfittando del meteo favorevole di Domenica 3 Settembre decidiamo di scalare anche il Passo di Gavia, chiuso al traffico per gli ultimi 12 KM e se il giorno prima quelle 4/5 confezioni di barrette e gel mi avevano messo tristezza, quello che ho visto sulla Salita del Gavia ha generato in me una rabbia tale da rovinarmi quasi la salita tra quei panorami paradisiaci.

In 13 Km di salita ho raccolto 37 confezioni di gel e barrette che con un rapido calcolo si trasforma in una ogni 350 m. Non è stato divertente dover scendere dalla bici una trentina di volte (per fortuna qualcuno mi ha fatto la gentilezza di lanciare i propri rifiuti vicino a quelli di altri, permettendomi di ottimizzare le soste) ma non potevo assistere da spettatore passivo a questa vergogna.

Non ho scritto questo messaggio per sentirmi dire dei “Bravo” o sentirmi una persona migliore , anche se non nego che mi ha fatto piacere sentire 3/4 ciclisti che salivano dietro di me, apprezzare e incoraggiare le mie fermate. Il mio obiettivo è quello di condividere questa storia con più persone possibili e se il tempo investito per scrivere questo messaggio, servirà a evitare che in futuro anche solo uno di questi rifiuti finirà nella tasche posteriori della maglietta invece che a bordo strada, comunque sarà meglio di niente.

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