Scienza diffusa

Tutti a piantare legumi per salvare il pianeta: nuova fase per il progetto europeo Increase

Scaricando la app gratuita Increase Csa dagli store si ricevono fagioli da coltivare in casa. Un progetto che in Bergamasca coinvolge la Comunità del Mais Spinato di Gandino e l'Orto Botanico Lorenzo Rota di Bergamo

Tutti a piantare legumi per salvare il pianeta: nuova fase per il progetto europeo Increase
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Può bastare un seme di fagiolo messo a dimora sul proprio balcone per sostenere la biodiversità e tutelare le risorse del nostro pianeta. Sembra quasi incredibile, eppure è così con Increase, un progetto di scienza diffusa che coinvolge i cittadini di 27 paesi europei, giunto alla sua quarta edizione, e coordinato dall’Università Politecnica delle Marche. Presentato a Roma nella sede della Fao (la Food and Agricultural Organisation delle nazioni Unite) il progetto di ricerca europeo ha lo scopo di incrementare, con l’aiuto dei comuni cittadini, il sistema internazionale delle banche del «germoplasma». Increase ha l'importante obiettivo di studiare, valorizzare e di promuovere l'agrobiodiversità, il consumo e la coltivazione di legumi alimentari in Europa.

Oltre ai partner internazionali di primo piano, per la Bergamasca sono parte attiva del progetto la Comunità del Mais Spinato di Gandino e l’Orto Botanico “Lorenzo Rota” di Bergamo. Obiettivo territoriale è la valorizzazione dell’antico “Fagiolo di Clusven”, un'antica varietà di Phaseolus coccineus coltivato da oltre un secolo nella località di Clüsven nel comune di Gandino. L'Orto Botanico, inoltre, partecipa alla raccolta di dati agronomici delle cultivar presenti nella Valle della Biodiversità e collabora alla comunicazione del progetto.

«Ad oggi - sottolinea il prof. Roberto Papa, coordinatore del progetto per conto dell’Università Politecnica delle Marche - il sistema internazionale delle banche del «germoplasma» preserva più di 7 milioni di varietà di specie di interesse agricolo e lo scopo di Increase è quello migliorare questo sistema ma anche di testare e sviluppare un nuovo sistema decentralizzato di conservazione delle risorse genetiche vegetali da affiancare a quello delle banche del germoplasma. Da qui la scelta di un percorso di scienza dei cittadini, che seminando la biodiversità sul proprio balcone, e scambiando i semi di legumi con altri, genera una rete verde che aiuta a cambiare le abitudini, mentre l’obiettivo finale è quello di rendere sostenibile il futuro delle prossime generazioni e permettere anche ai Paesi meno fortunati di poter garantire le proteine necessarie in una alimentazione equilibrata».

«Il nostro pianeta o, per meglio dire, la specie umana - aggiunge Papa - sta attraversando due gravi crisi, quella climatica e quella della natura e della biodiversità. Due crisi strettamente interconnesse tanto che, come sostengono, rivolgendo un appello all’Oms e alle autorità politiche planetarie, più di 200, fra le più importanti riviste mediche (tra cui The Lancet), è ora di trattarle come un’unica emergenza sanitaria globale, indivisibile dalle altre. All’interno di questa crisi globale si inserisce la drastica riduzione, a livello planetario, dell’agro-biodiversità legata alla perdita della complessità degli agroecosistemi e del paesaggio agrario e alla riduzione delle specie e delle varietà coltivate». Per questo un elemento chiave per affrontare la crisi, secondo il professor Papa, è quello di conservare e utilizzare la diversità delle varietà e delle specie coltivate «aumentando la diversità e la complessità degli agroecosistemi, valorizzando e promuovendo l’adozione di buone pratiche agronomiche come, ad esempio, la rotazione e la consociazione». In questo senso «le leguminose alimentari hanno un ruolo cruciale, in quanto, grazie alla simbiosi con dei batteri del terreno fissano l’azoto atmosferico, migliorano la fertilità dei terreni limitando l’uso dei concimi di sintesi che vengono prodotti con un costo energetico notevole».

Tutti possono aderire all'esperimento Increase di scienza condivisa, scaricando online gratuitamente l'app Increase Csa. Una volta iscritti inoltre - c’è tempo fino al 29 febbraio 2024 - e ricevuti a casa i semi di cinque diverse varietà locali e tradizionali di fagiolo, (chiamate anche varietà antiche) insieme ad una varietà italiana molto precoce che viene usata da tutti i cittadini come “controllo”, li si potranno piantare in un orto o un campo, un giardino o anche in un balcone, seguendo la crescita con cura e condividendone le fasi con gli altri cittadini-scienziati. Un’esperienza che da quest’anno è allargata anche alle scuole e agli orti sociali, per una alimentazione corretta e un risparmio notevole di risorse come l’acqua. La registrazione gratuita per partecipare al progetto è aperta a tutti fino al 29 febbraio 2024. Per maggiori informazioni visitare il sito web www.pulsesincrease.eu.

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