Tirano

Un funambolico Bergonzoni, straordinario fiume in piena che paralizza e risveglia

Straordinaria prima di TiranoTeatro giovedì sera con il grandissimo attore bolognese in anteprima.

Un funambolico Bergonzoni, straordinario fiume in piena  che paralizza e risveglia
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Stratosferico, funambolico, istrionico, irriverente, pacifista, geniale; Alessandro Bergonzoni lo conosciamo da tempo, ma lo spettacolo che ha presentato in anteprima a Tirano giovedì sera ("Arrivano i dunque..."), aprendo con un trionfale sold out la rassegna TiranoTeatro di quest’anno, è veramente qualcosa di speciale, soprattutto considerati i riferimenti all’attualità che purtroppo siamo costretti a vivere. Per dovere contrattuale dato che si trattava di un’anteprima e la prima deve ancora andare in scena, non possiamo rivelare molto del flusso continuo e incessante di due ore di monologo illuminato e illuminante, ma possiamo dire che è stata una vera boccata d’ossigeno in un mondo che tende sempre più a incasellarci e omologarci dentro uno scatolificio mentale televisivo e social-medievale. D’altro canto cos’è il genio (Amici miei...) se non uno che arriva da Bologna guidando la sua auto, si trova davanti al Mignon dieci minuti prima dell’inizio dello spettacolo e, appena vede gli organizzatori, la prima cosa che dice è: "Ma è questa l’ora di arrivare?".

Mattatore

Siamo rimasti davvero entusiasti, pur conoscendo il mattatore bolognese, perchè non capita spesso che artisti di questo calibro calchino i palchi della nostra realtà provinciale, certo più avvezza a pur apprezzabili manifestazioni sportive di tendenza o folclorismi di vario genere. Questa è certo la strada culturale che Tirano, che sta diventando sempre più fulcro valtellinese, deve perseguire in questo mandato, chiamando artisti di tale livello senza perdersi più come troppo spesso avvenuto in passato, in manifestazion-cine di basso cabotaggio e poco significanti. Così si fa la differenza. Con i professionisti. Prima dello show - in cui Bergonzoni dialoga col pubblico in totale solitudine, come scenografia solo una grande cassa davanti alla quale snocciola tutti i suoi pensieri, e ricorda due nomi in particolare e non a caso, Gino Strada e Franco Basaglia - il sindaco Stefania Stoppani e l’assessore alla Cultura Isabella Ciapponi Landi hanno presentato la rassegna. La parte politica ci vuole sempre in certe occasioni, anche se alla fine, durante il firma-copie del suo libro, Alessandro ha ironizzato con Ciapponi Landi: «Ma così giovane, chi gliel’ha fatto fare di diventare assessore?».

Politici

"Ricordo ancora con emozione - ha detto Stoppani - quando nel settembre 2011 diedi il via alla prima edizione con lo spettacolo 900 di Baricco. Oggi siamo onorati di raccogliere questa eredità e di constatare come la stagione di Tirano sia cresciuta. Inauguriamo con uno spettacolo straordinario che ha registrato il tutto esaurito in pochissimi giorni. Segno della passione dei tiranesi (ma molti erano di fuori ndr) per arte e cultura. Il teatro è un momento di incontro e condivisione. Questa sera Bergonzoni ci porterà in un viaggio unico nel suo mondo ironico e surreale. Grazie a chi ha reso possibile questa stagione, come il maestro Lorenzo Minniti". Un Minniti, direttore artistico, come sempre padrone della scena, che ha regalato una rosa a tutte le donne arrivate fra il pubblico. Insomma, una serata che resterà a tutti gli effetti nella storia di Tirano e del Mignon. Avanti su questo livello. La gente che ha gremito il teatro se lo merita.

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