Una serata per conoscere la fonte ferruginosa di Santa Caterina
A cura della storica Lorenza Fumagalli.
Una serata partecipata, per conoscere la fonte ferruginosa di Santa Caterina, a cura della storica Lorenza Fumagalli, che ha ricordato come da sempre l’acqua è considerata santa, magica, spazio di vita. In Alta Valle c’erano le nove fonti di San Carlo, considerate miracolose. Le tre fonti di Santa Caterina, si conoscono dal 1638, con il medico Baldassarre Bellotti; 1742, nella piana la prima colonnina in larice. Nel XVII secolo l’acqua era del Contado di Bormio, che conteneva tutta l’Alta Valle, legata all’acqua già dal 400 avanti Cristo, lo dice la stele vichinga (un uomo sorregge un tridente con un pesce) conservata a Como. Molti i passaggi di proprietà dell’acqua.
Storia
Nel 1835, acquisita gratuitamente dal Distretto di Bormio; 1937, affittata da Giuseppe Rizzi e Carlo Terrini di Tirano; 1843, da Luigi Clementi (la fa bere dentro l’Hotel); poi Silvio Valgoi e nel 1907 dal Giogo di Milano per 30 anni. Attorno alla fonte, ecco sorgere gli eleganti padiglioni. Ma inizia il declino. L’inondazione del torrente Frodolfo, la Prima guerra mondiale. Il Giogo ritenta, ma nel 1938 fallisce. Compra la fonte il Comune nel 1952 per quasi un milione e mezzo di lire. Dal 1955 in poi, lo sci la fa da padrone. Sbancamenti, rovinano l’ultima parte del reticolo. Oggi sono in corso indagini per trovare il vecchio reticolo, da cui fare defluire l’acqua a un rubinetto dell’Acquateca.