spiritualità

Valle di Colorina inaugura l’Anno Folciano alla presenza del Cardinale Cantoni

Al Santuario del Divin Prigioniero al via le celebrazioni per il centenario, un anno di eventi spirituali, culturali e comunitari.

Valle di Colorina inaugura l’Anno Folciano alla presenza del Cardinale Cantoni
In una giornata densa di significato spirituale e comunitario, si è tenuta oggi l’apertura ufficiale dell’“Anno Folciano”, il percorso celebrativo per il centenario del Santuario del Divin Prigioniero, costruito per volontà del venerabile don Carlo Folci. Alla cerimonia ha partecipato Sua Eminenza Oscar Cardinale Cantoni, vescovo di Como, che ha presieduto la celebrazione eucaristica in presenza della comunità locale, dei pellegrini e delle autorità religiose e civili: tra loro molti sindaci il Questore Sabato Riccio, il Comandante Provinciale Giuseppe Bivona e il Prefetto dott.ssa Anna Pavone

Una giornata di raccoglimento, memoria e speranza

Già dalla mattina, il Santuario è stato animato da momenti di accoglienza e visita guidata: anche gli spazi privati di don Folci sono stati aperti al pubblico, offrendo l’occasione di una più intima conoscenza della figura del fondatore. La Santa Messa, cuore della cerimonia, ha visto una partecipazione numerosa e attenta: il Cardinale Cantoni ha offerto, nell’omelia, spunti di riflessione sul legato spirituale di don Folci, sul valore della memoria e sulla chiamata oggi a “non abituarsi al dramma della guerra” ma a coltivare la cultura della pace.

Nel pomeriggio è andato in scena lo spettacolo meditativo “Musica Divina”, a cura di “Equivoci Musicali”, capace di unire arte, musica e meditazione in un percorso contemplativo. L’atmosfera è stata carica di emozione, suggestione, ma anche di rinnovata responsabilità verso il messaggio che si vuole mantenere vivo nei prossimi mesi.

Il contesto e il significato dell’Anno Folciano

L’apertura dell’Anno Folciano riveste un valore simbolico e pratico: essa segna l’inizio di un anno intero di celebrazioni (settembre 2025 ‒ novembre 2026), con un ricco programma che comprende eventi religiosi, mostre, iniziative culturali, momenti formativi per scuole, pellegrinaggi e attività associative.

L’obiettivo è duplice: rivivere e rendere attuale il messaggio di don Folci — centrato sulla pace, l’attenzione ai sacerdoti, la cura dei fragili — e rafforzare l’identità e il senso comunitario della valle.

Tra le opere progettate figura il Viale delle Rimembranze, un percorso a forma di croce attorno al Santuario con targhe dedicate ai caduti e ai prigionieri, pannelli con pensieri del fondatore e un colle centrale con la bandiera italiana. Inoltre sono previsti tre “Sentieri di don Folci”, itinerari ad anello che collegano il Santuario a luoghi limitrofi e naturali, per offrire ai pellegrini un’esperienza di cammino e meditazione immersa nella natura valtellinese.

Il Sindaco di Colorina, Doriano Codega, ha sottolineato che l’iniziativa rappresenta “un’occasione straordinaria per rafforzare la nostra identità locale e valorizzare la memoria storica e la spiritualità”.

Prime reazioni, attese e prospettive

L’inaugurazione ha suscitato maggiore attenzione nella comunità e nelle realtà ecclesiali del territorio. Il gesto di presenziare al rito da parte del Cardinale Cantoni ha conferito solennità e respiro più ampio all’iniziativa. Le aspettative ora si volgono al proseguo del calendario: mostra permanente “Sui passi del Venerabile don Folci”, riapertura della cappellina e dell’alloggio privato con funzione museale, momenti di memoria il 9 novembre (giornata dei caduti), lotteria solidale, e molto altro.

Di fondamentale importanza sarà il coinvolgimento delle nuove generazioni: scuole, giovani delle parrocchie e associazioni sono chiamati a dare vita al messaggio di don Folci, non come eredità statica ma come forza in cammino.

Inoltre, il successo dell’Anno Folciano dipenderà anche dalla capacità di trasformare le opere fisiche (come il viale e i percorsi) in segni duraturi che parlino non solo al presente, ma alle generazioni future.