Verso il futuro

Valtellina Dieci, il progetto entra nel vivo

Dopo la presentazione dell’iniziativa volta dalla Provincia con Sev e con Nativa come partner operativo, si è svolto il primo tavolo di lavoro

Valtellina Dieci, il progetto entra nel vivo
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Dopo la presentazione dello scorso 17 gennaio 2024, il progetto Valtellina Dieci, voluto dall’Amministrazione provinciale d n stretta collaborazione con la Società Economica Valtellinese (Sev) e che vede Nativa - Regenerative Design Company partner operativo dell’iniziativa, entra nel vivo grazie a un incontro che si è svolto lo scorso 27 marzo nella Sala Consiglio di Palazzo Muzio.

Valtellina Dieci, il progetto entra nel vivo

Presente un nutrito gruppo di figure chiave della comunità locale che, guidate dallo staff di Nativa, hanno lavorato insieme per l’intera mattinata.
Obiettivo: identificare idee e proposte di azione finalizzate ad affrontare efficacemente la complessità e definire scenari che abbiano prospettive di medio e lungo termine per il futuro di Valtellina e Valchiavenna.

«Le Olimpiadi del 2026 - ha ribadito il presidente della Provincia Davide Menegola - offrono una straordinaria opportunità perché la nostra comunità si metta alla ricerca, rifletta e sperimenti, per individuare e mettere in atto virtuose azioni di sviluppo. L’intenzione è quella di produrre un effetto rigenerativo per l’economia, la società, le persone e di avere cura anche del nostro patrimonio ambientale».

Con Eric Ezechieli, co-founder di Nativa, che ha aggiunto: «Gli eventi degli ultimi anni ci hanno fatto toccare con mano quanto repentini possano essere cambiamenti che prima ritenevamo impossibili: emergono scenari sempre più complessi e dirompenti - sociali, economico-tecnologici, ambientali e culturali - che richiedono di adottare modalità innovative di progettazione e di coinvolgere attori anche molto diversi tra loro. Riusciremo ad affrontare le sfide e cogliere le opportunità che il futuro offre solo attraverso un approccio di collaborazione estrema, che superi i modelli che abbiamo conosciuto fino ad oggi».
Benedetto Abbiati, presidente di Sev, ha ricordato come l’occasione olimpica possa costituire un elemento di discontinuità e di trasformazione per il nostro territorio e per il suo assetto socio-economico, come è raramente avvenuto per il passato e come non si ripeterà più per molti decenni a venire.
«Sta quindi a noi - ha chiosato - cogliere questa sfida e valorizzarla al meglio, dando concreta attuazione a
quei principi di sussidiarietà solidarietà e sostenibilità fondamentali per guidarci in questo percorso».

Durante l’incontro sono stati identificati alcuni temi per delineare la sfida

Durante l’incontro sono stati identificati alcuni temi per delineare la sfida, ma soprattutto un iniziale terreno comune di confronto per dare una dimensione a quella che sarà alla fine, questo l’auspicio, una visione comune. Proprio dalla visione deriveranno, infatti, gli obiettivi da perseguire e dunque le strategie e le azioni prioritarie da mettere in atto. Per coinvolgere gli stakeholder presenti, sia pubblici che privati, i partecipanti sono stati suddivisi in gruppi e sono state proposte delle brevi sessioni di confronto e riflessione su diversi macro argomenti identificati da un’iniziale attività di analisi e benchmark. A seguire ai partecipanti è stato chiesto di portare il proprio contributo con l’indicazione dei temi che, dal loro punto di vista, risultano cruciali per lo sviluppo della comunità e del territorio.

La situazione demografica, educativa e sociale, le risorse naturali intese non come limite ma come opportunità di sviluppo sostenibile, innovazione e digitalizzazione, infrastrutture e turismo sono stati alcuni dei principali spunti sui quali i gruppi hanno lavorato e si sono confrontanti. Una riflessione che resta aperta e che sarà estesa, nelle prossime tappe di progetto, anche ad altri portatori di interesse (i giovani e il mondo della scuola).

«E fondamentale che la partecipazione a questo progetto sia il più ampia e inclusiva possibile - ha concluso Menegola - perché tutti noi siamo chiamati a rispondere concretamente a quella che ritengo essere la domanda più importante “vogliamo essere attori o spettatori del nostro futuro?” La Provincia insieme a Sev proseguirà in questa direzione proponendo una serie di iniziative perché tutti possano essere consapevoli del fatto che, oggi, ci è data un’opportunità, quella delle Olimpiadi, da cogliere come punto di partenza per lavorare insieme a quello che Valtellina e Valchiavenna potranno essere fra 10 anni. Il futuro però non si improvvisa e se non lo si vuole subire va pensato, condiviso e attuato».

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