Villa Quadrio e piazza San Rocco: c'è il progetto per rifare la zona
Successo di partecipazione per il concorso: fra i 36 progetti presentati ha vinto uno studio di Rimini
La volontà di rendere un'area della città più bella e ordinata, la necessità di meglio strutturare la fruizione di servizi importanti come scuola, ospedale, casa di riposo, biblioteca, chiesa e oratorio, ha spinto l'Amministrazione comunale a promuovere, in collaborazione con l'Ordine degli architetti provinciale, un Concorso di progettazione in due gradi per la riqualificazione dei giardini di Villa Quadrio, del parcheggio della Scuola primaria Piani, del collegamento pedonale e ciclabile con la chiesa di San Rocco e gli spazi antistanti.
Progetto vincitore
Uno strumento al quale non si ricorreva più da anni, bandito l'8 maggio maggio scorso, che si è concluso lunedì con la comunicazione dei risultati.
"Da questo concorso - ha spiegato l'assessore all'Urbanistica, all'Ambiente e alla Mobilità Carlo Mazza durante la presentazione alla stampa - in linea con quanto auspicavamo, sono emerse soluzioni interessanti per migliorare la zona tra la Villa Quadrio e la piazza San Rocco, che intendiamo condividere con la popolazione attraverso una mostra dei 36 elaborati presentati da studi di professionisti di tutta Italia".
Il progetto vincitore, a firma dello studio GGA di Rimini, degli architetti Alice Gardini, Nicola Gibertini e Edoardo Quattrucci con l'ingegner Arturo Montanelli, ha convinto la commissione composta dagli architetti Camillo Botticini, presidente, Marco Ghilotti, Enrico Scaramellini e Andrea Forni e dall'ingegner Luca Gadola, coordinata dall'architetto Alfredo Vanotti, con l'ingegner Martina Scieghi dell'Ufficio tecnico comunale.
Sintonia
A prevalere sono stati gli aspetti legati alla distribuzione e alla proporzionalità degli spazi pubblici e l'utilizzo del cemento architettonico anche in funzione decorativa a garantire la riconoscibilità dell'intervento e la fruibilità. È stato apprezzato il disegno del sagrato della chiesa di San Rocco per la sua capacità di valorizzare lo spazio aperto in sintonia con le architetture circostanti e le esigenze di valorizzazione urbana.
Per realizzare il progetto, al momento ancora nella fase preliminare, serviranno circa 1,6 milioni di euro che l'Amministrazione comunale si impegnerà a reperire partecipando ai bandi aperti, potendo contare su un lavoro di alto livello.
Soddisfatti
I ringraziamenti all'Amministrazione comunale per aver scelto la via del concorso di progettazione sono venuti da due membri dell'Ordine degli architetti provinciale: Andrea Forni, componente della commissione, e Alfredo Vanotti, che l'ha coordinata.
"Siamo molto soddisfatti per il numero e il livello dei partecipanti provenienti da Como, Pordenone, Rimini, Napoli, Potenza e da altre città - ha sottolineato quest'ultimo -. È nostro interesse promuovere procedure concorsuali per elevare la qualità architettonica delle opere da realizzare sul territorio e per far crescere i professionisti locali. La commissione palese che abbiamo scelto, indicando i nomi dei componenti già nel bando, ha incentivato molti professionisti a partecipare".
Forni è entrato nel merito dei lavori della commissione:
"Si è puntato sulla funzionalità e sull'accessibilità degli spazi e i progetti scelti individuano interventi capaci di valorizzare ciò che è attualmente nascosto. La mostra degli elaborati che verrà allestita consentirà alla cittadinanza di comprendere la scelta della commissione".
L'ingegner Martina Scieghi, dell'Ufficio tecnico comunale, ha espresso la soddisfazione per la positiva riuscita del concorso:
"Grazie alla sinergia con l'Ordine degli architetti e all'utilizzo della piattaforma del Consiglio Nazionale degli Architetti le procedure si sono svolte in maniera snella. Oltre al progetto preliminare vincitore, sono stati indicati altri elaborati per le soluzioni interessanti prospettate".
Secondi classificati gli architetti Giacomo Ortalli e Beatrice Consonni di Como, menzioni per i progetti dell'architetto Lorenzo Maggio di Napoli e per l'architetto Enrico Molteni di Milano.