Vininfesta: i migliori vini non hanno l'etichetta

Vininfesta: i migliori vini non hanno l'etichetta
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Buglio in Monte e Traona, rispettivamente per il Doc Rosso di Valtellina e per l’Igt Terrazze Retiche, sono i vincitori dell’edizione 2018 di Vininfesta alla Costiera dei Cech, la manifestazione promossa dalla Comunità Montana di Morbegno per valorizzare le produzioni enologiche della Bassa Valtellina, che si è svolta oggi a Traona. Oltre il momento conviviale, al di là dei risultati del concorso, Vininfesta si è distinta negli anni quale ideale momento di confronto tra gli operatori. In maniera ancora più marcata quest’anno per la presenza, tra i relatori, dei rappresentanti di sette realtà imprenditoriali della zona: “Le Case dei Baff” di Ardenno, l’azienda Franzina, “La Capuscena” di Lucia Moia, la cooperativa Bulium e “Franzi Laura” di Buglio in Monte, Giorgio Piccapietra e la cooperativa “Terrazze dei Cech” di Traona. Sono la passione e l’entusiasmo a muovere i piccoli produttori agricoli della Bassa Valtellina che a fronte di un crescente impegno per migliorare la qualità chiedono l’allargamento della zona Doc e Docg.

Contesto vitivinicolo vivace

Dai loro appassionati racconti è emerso un contesto vitivinicolo vivace che investe e aumenta l’impegno e per questo reclama attenzione al territorio, in primis agli organizzatori delle manifestazioni che spesso ricorrono a vini valtellinesi escludendo la costiera dei Cech o, peggio, propongono prodotti di altre regioni. In una decina d’anni o meno molti di loro sono passati dall’autoconsumo alla cessione delle uve per arrivare alla vinificazione e, infine, all’imbottigliamento. L’orgoglio di avere una propria etichetta, di vincere premi importanti, di ottenere gratificazioni sul mercato: una tappa, non un punto d’arrivo, su una strada ancora lunga e irta di ostacoli. Tutti hanno individuato nella presenza della Fondazione Fojanini, nelle competenze dei suoi tecnici uno dei fattori che hanno favorito quella che ha le fattezze, a tutti gli effetti, di una rinascita della viticoltura della Bassa Valtellina. Un ringraziamento che è andato in particolare a Nello Bongiolatti, tecnico ormai prossimo alla pensione, che in tanti anni di lavoro ha accompagnato i viticoltori con i suoi consigli. Proprio Bongiolatti aveva aperto la mattinata presentando in anteprima il suo libro dal titolo: “Valtellina terra di vite e di vini - La Chiavennasca la sua gemma più preziosa”.

Torna a Traona

Giunta alla sua XIV edizione, Vininfesta è tornata a Traona dov’è nata. Un primato rivendicato dal sindaco Dino Della Matera nel suo intervento: "Grazie a tutti voi - ha detto ai viticoltori presenti - il successo di questa manifestazione è solo merito vostro, perché tutto dipende dal vostro lavoro». Gli ha fatto eco il presidente della Comunità Montana di Morbegno Christian Borromini che ha ringraziato per l’organizzazione i dipendenti dell’ente e le associazioni: «Come Comunità Montana investiamo molto in questo settore e continueremo a farlo perché la viticoltura è fondamentale per il nostro territorio, sia per la salvaguardia dei versanti che per la bellezza dei paesaggi. I giovani non mancano ma per garantire il ricambio generazione è necessario puntare sui nostri vini migliorando la qualità e allargando il mercato".

Vincitori

Dopo l’esibizione del Coro dei Cech diretto dal maestro David Lucchinetti, è toccato a Giulia Rapella, responsabile del Settore agricoltura e foreste della Comunità Montana di Morbegno introdurre il momento delle premiazioni del concorso riservato ai vini non etichettati. La commissione di valutazione ha esaminato 43 campioni: 30 della zona Igt e 13 di quella Doc, limitata ai comuni di Ardenno e Buglio in Monte. Per il Doc Rosso di Valtellina è risultato vincitore Adriano Tamiazzo, che vive a Biassono ma lavora una vigna a Buglio in Monte, davanti a Claudio Castellanelli di Villapinta. Per l’Igt Terrazze Retiche sono stati premiati cinque viticoltori: primo Pietro Mentasti e secondo Vincenzo Lorenzoni, entrambi di Traona, terzo Dino Tarca di Mello, quarto Alfredo Baraiolo di Traona e quinto Domenico Tarca di Mello. La giornata è proseguita con il pranzo tipico preparato dalla Pro Loco di Traona e servito a circa duecento commensali. Nel pomeriggio Adriano Cappelletti della Fondazione Fojanini ha guidato la degustazione dei vini che hanno partecipato al concorso.

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