60 persone a una festa privata, si difendono: “Test rapido covid per tutti prima di entrare”
La "precauzione" non è bastata e per tutte le persone identificate è scattata la sanzione per violazione delle norme anticontagio.
Festa in cascina con oltre 60 persone, scattano le sanzioni. Ma l’organizzatore si difende: “Test rapido Covid per tutti prima di entrare”.
Festa privata
Era in corso una festa privata quando i poliziotti, domenica mattina, sono intervenuti in una cascina di via Quintosole a Milano. A seguito di una segnalazione giunta alla Centrale Operativa, le volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, insieme alla volante del Commissariato Scalo Romana, sono intervenute all’interno della struttura dove erano presenti decine di persone, alcune delle quali in procinto di allontanarsi per evitare il controllo di polizia.
63 partecipanti
Come riporta Giornale dei Navigli, gli agenti hanno identificato tutti i partecipanti alla festa che erano all’interno: 63 persone, molte in evidente stato di alterazione dovuto al consumo di alcolici e stupefacenti. All’interno della cascina, i poliziotti hanno trovato anche la postazione del dj, composta da consolle e impianto di diffusione della musica e un angolo bar per la somministrazione di alcolici. Inoltre, a carico di ignoti, sono state trovate diverse dosi di stupefacenti: 14 pastiglie di extasy, alcuni grammi di cocaina, crack, marijuana e metanfetamina.
“Test rapido Covid a tutti prima di entrare”
L’organizzatore dell’evento, un italiano di 48 anni, ha riferito di aver organizzato la festa garantendo la sicurezza mediante l’esecuzione di tamponi covid all’ingresso, con la collaborazione di una sua amica, un’italiana di 40 anni. La donna ha riferito di aver curato l’esecuzione dei tamponi dalle ore 16 del giorno prima, con l’aiuto di due suoi amici: i poliziotti hanno trovato 75 test rapidi covid che saranno oggetto di accertamenti. Tutte le persone identificate saranno sanzionate per la violazione delle norme anticontagio. Sono in corso accertamenti per valutare la posizione dell’organizzatore del party e per verificare se le persone che hanno effettuato i test avessero i requisiti necessari per effettuarli.
Al termine del controllo, un cittadino italiano di 42 anni è stato denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio: è stato trovato con alcune dosi di cocaina e hashish, mentre un 39enne italiano è stato segnalato alla Prefettura in quanto assuntore di sostanze stupefacenti.