Tracciare le mele, c'è il progetto
Si potrà sapere in quale campo è cresciuta ogni singola mela
Un progetto che permette tracciare le mele. E tra i promotori di questa iniziativa innovativa c'è la Fondazione Fojanini.
Tracciare le mele con gli isotopi
La Fondazione Fojanini partecipa al progetto “Ricerca Isotipi” finalizzato alla caratterizzazione delle mele per arrivare a individuarne l’area geografica di provenienza. Il progetto vede capofila il centro di ricerca Di Laimburg (Alto Adige). Con esso lavora la Facoltà di Scienze e Tecnologia della Libera Università di Bolzano. La ricerca è finalizzata a studiare la determinazione dell’origine delle mele tramite analisi isotopiche dello stronzio.
La scienza al servizio dei consumatori
Lo stronzio è un metallo che è presente in tracce nell’acqua. Si trova inoltre nel terreno, nelle piante. E quindi anche nei frutti. Con la determinazione del rapporto isotopico dello stronzio nei frutti si può trovare la correlazione con il campo in cui la pianta è cresciuta. Al contrario del carbonio e dell’ossigeno, lo stronzio non viene assimilato tramite l’aria. Per questo la determinazione dell’origine è fortemente legata al terreno. E dunque i consumatori potranno sapere con certezza da dove proviene il frutto che stanno mangiando.
Ora questa innovazione arriva in Valtellina
Con questa partnership, anche per la Valtellina si potrà avere a disposizione dati analitici in grado di determinare in qualsiasi momento l’effettiva provenienza delle mele. La Fojanini ha già consegnato al laboratorio Eco-Research tre campioni di mele prelevati in zone e quote diverse. Si tratta di campioni georeferenziati per la determinazione dei valori di stronzio
Più trasparenza e maggior tutela
Oltre alla qualità, per il consumatore è molto importante anche l’origine delle mele e degli alimenti in generale. Per questo un sistema per la determinazione dell’origine è di grande interesse per la coltivazione e la vendita delle mele. Serve infatti per garantire al consumatore l’originalità di quello che sta portando in tavola. E anche per tutelare il comparto produttivo dall'attacco dei furbetti.