Appello ai Grigioni: "Sospendete cantieri e attività alberghiera"
Lettera firmata dal Presidente della Comunità Montana Valchiavenna, Davide Trussoni.
Tutti sindaci della Valchiavenna, unitamente al presidente della Comunità Montana Valchiavenna hanno scritto al Gran Consiglio del Canton Grigioni una lettera affinché anche oltre confine vengano sospese le attività alberghiere e i cantieri non essenziali.
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Appello al canton Grigioni
Come avete potuto constatare anche voi nelle ultime ore, i casi di contagio stanno aumentando in maniera esponenziale e qui, a pochi chilometri da noi, muoiono 800 persone al giorno per questo maledetto virus. - Si legge nella lettera - Come sapete, il nostro stato non è una confederazione, pertanto le norme e le leggi anche e soprattutto in questi casi, spettano al governo centrale di Roma, per questo che siamo a chiedervi una fattiva collaborazione per arginare il fenomeno tra Engadina, Bregaglia e Poschiavo. Le nostre scuole sono ormai chiuse da 1 mese, e dal 10 di marzo tutte le persone devono restare in casa senza spostamenti.. Da questa sera il Presidente del Consiglio ha chiuso tutte le fabbriche e i cantieri d'Italia, o almeno quelli non essenziali per la sopravvivenza dello Stato (alimentari, armamenti, militari e sanitari).
La norma fino ad oggi prevede che per motivi di lavoro ci si poteva recare anche oltre confine, per poter garantire ai Paesi vicini mano d'opera anche qualificata senza interrompere alcun servizio. Ora, dopo attente riflessioni e preoccupazioni reciproche di tutti i lavoratori (stagionali e annuali frontalieri) siamo a chiedervi a gran voce di darci una mano a contenere l'espansione del Coronavirus.. Tutti ricordiamo ll'ondata di turisti che ha invaso l'Engadina provenienti dalle zone di Milano, Attualmente molti casi positivi al covid-19 provenienti dall'Italia sono ospiti nei vostri paesi.
Stiamo imponendo la quarantena per contenere i contagi, anche se di giorno in giorno aumentano in maniera esponenziale. Sia i sintomatici che gli asintomatici. I secondi quasi più preoccupanti dei primi in quanto non controllabili se non attraverso una permanenza forzata nelle proprie case.
Il nostro timore, scientificamente testato e validato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, è che laddove non si prendono provvedimenti rigidi, il contagio si protragga per più tempo e a più persone contemporaneamente.
Ora siamo consapevoli che anche la Confederazione ha messo in campo tutta una serie di provvedimenti volti alla tutela del sistema economico svizzero, oltre ad una serie di ammortizzatori sociali per i lavoratori che per qualche tempo non possono recarsi al lavoro.Per questo motivo, siamo a chiedervi di chiudere tutti i cantieri non essenziali dell'Engadina, Bregaglia, Moesa e Poschiavo al fine di spegnere il prima possibile il contagio tra i lavoratori frontalieri presenti nelle vostre ditte. Fermarsi ora, vuol dire non perdere la stagione estiva. Con una quarantena imposta, riusciamo a fermare il contagio e ad identificare i pazienti colpiti sintomatici e a fermare il virus in quelli asintomatici.
Ovviamente questo provvedimento, andrebbe ad esclusione dei lavoratori frontalieri che vi servono nel sistema sanitario e produttivo dei beni di prima necessità, mentre vi chiederemmo di posticipare l'inizio della stagione per l'edilizia, sospendere l'attività alberghiera anticipando la fine stagione di pochi giorni ormai. Stiamo parlando di 3000 persone, quasi 6000 se calcoliamo anche la Valtellina.Cari colleghi, ve lo chiediamo prima di tutto come genitori, figli, fratelli di coloro che valicano il confine per potervi dare il meglio della nostra Valle. Ve lo chiediamo sicuri che anche voi non vogliate il male dei vostri cari, ma fareste di tutto per salvargli la vita. Ed è quello che vogliamo fare noi, salvare vite umane.
Vi ringraziamo di cuore e auspichiamo di poter trovare in voi degli alleati importanti contro il Corona Virus.