Pericolo in strada

Auto pirata semina il panico a Sondrio

La settimana scorsa, un conducente ha tentato di sfuggire a un controllo della Polizia Locale, mettendo a repentaglio la sicurezza di pedoni e altri veicoli.

Auto pirata semina il panico a Sondrio
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Un grave incidente si è verificato a Sondrio la scorsa settimana quando un conducente ha cercato di sfuggire a un controllo della Polizia Locale, mettendo in pericolo la sicurezza di pedoni e altri automobilisti.

Auto pirata

La pattuglia ha prontamente inseguito il veicolo fino a un parcheggio, dove il conducente ha abbandonato l'auto e ha cercato di fuggire a piedi. Gli agenti hanno rapidamente arrestato il soggetto, sottoponendolo a test che hanno evidenziato l'uso di sostanze stupefacenti. Il conducente è stato deferito alla Procura della Repubblica per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di sottoporsi agli accertamenti medici.

Grave episodio

Il comandante della Polizia Locale di Sondrio Mauro Bradanini (in foto) riporta:
Sembra un pomeriggio di normale routine alla pattuglia della Polizia Locale, ferma in via Vanoni per ordinari controlli di polizia stradale.
Al sopravvenire di un veicolo ad andatura normale, gli operatori di PL decidono di imporre l’alt per procedere ad un controllo documentale. Del tutto inopinatamente, il conducente del veicolo accelera l’andatura e cerca di eludere il controllo, dirigendosi verso la rotatoria di via Vanoni/Moro.
Immediatamente gli Agenti salgono sul veicolo di servizio azionando i dispositivi luminosi ed acustici in dotazione e si pongono all’inseguimento del veicolo, il cui conducente con manovra scriteriata sterza improvvisamente a sinistra ed invade il marciapiede che fronteggia l’Istituto scolastico Racchetti, evitando per un soffio alcuni pedoni in transito, per poi riprendere la carreggiata della via Moro in direzione di via Maffei, eseguendo una serie di sorpassi pericolosi di veicoli in nomale transito.
Giunto al parcheggio del Palascieghi, sempre ad andatura forsennata il conducente entra nel parcheggio e raggiunge la sua estremità est dove, resosi conto dell’impossibilità di sfuggire alla pattuglia – che presidia l’ingresso del parcheggio - abbandona il veicolo e si dà alla fuga a piedi. Gli Agenti si mettono immediatamente sulle tracce del soggetto e lo immobilizzano in breve tempo, riconducendolo nei pressi del veicolo ove procedono agli accertamenti alcolemici di rito con esito negativo.
In considerazione dello stato manifestato dal soggetto e dagli immediati accertamenti sui precedenti specifici, gli Agenti procedono a sottoporre lo stesso ad accertamenti preliminari sull’uso di sostanze stupefacenti, che offrono esito positivo, ed alla perquisizione personale e veicolare senza esiti probatori.
In ragione dello screening positivo su sostanze stupefacenti o psicotrope, il soggetto viene invitato a sottoporsi ad esami medici presso l’Ospedale di Sondrio, così come prescritto dalla normativa, ma lo stesso oppone rifiuto.
Accompagnato quindi previo consenso presso il Comando di Polizia Locale, allo stesso vengono contestate una serie di violazioni di carattere amministrativo per violazione di numerose norme del Codice della Strada: artt. 143 comma 11 per circolazione contromano, art. 213 per rifiuto di assumere gli obblighi di custodia del veicolo oggetto di sequestro, art. 141 per velocità non commisurata alle circostanze di tempo e luogo, art. 148 per sorpasso di veicolo in prossimità di intersezione e art. 192 per non essersi fermato all’alt imposto da organo di polizia stradale, il tutto con ritiro immediato della patente in vista dei provvedimenti prefettizi di competenza.
Veniva inoltre deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Sondrio per le ipotesi di reato di cui agli artt. 337 codice penale (resistenza a pubblico ufficiale) e art. 187 Codice della Strada (rifiuto di sottoporsi agli accertamenti medici in materia di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti).
Voglio rivolgere un plauso agli operatori della Polizia Locale intervenuti, che con grande tempestività ed altrettanta cautela e perizia professionale hanno garantito in brevissimo tempo l’individuazione ed il fermo del soggetto, scongiurando le possibili conseguenze nefaste che sarebbero potute derivare da una condotta davvero inammissibile ed intollerabile per i pericoli ai quali ha esposto gli utenti della strada.
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