Beatificazione di suor Maria Laura Mainetti: aperte le iscrizioni per partecipare alla celebrazione
Appuntamento per domenica 6 giugno 2021.
Il rito di beatificazione della venerabile Serva di Dio suor Maria Laura Mainetti sarà celebrato a Chiavenna, allo Stadio Comunale di via Falcone e Borsellino 14, domenica 6 giugno 2021. Presiederà il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il cardinale Marcello Semeraro, concelebreranno con lui il Vescovo della diocesi di Como, monsignor Oscar Cantoni, insieme a decine di presuli e sacerdoti.
Programma
Il Comitato per la beatificazione ha già stilato un programma per il giorno della celebrazione: dalle ore 13.30 è prevista la possibilità di accedere all’area dove si svolgerà il rito di beatificazione; dalle ore 15.00 si terrà un momento di preparazione con letture, prove di canto e la proposta di alcuni testi che aiutino a ripercorrere la vita della nuova beata; alle ore 15.50 prenderà avvio la processione dei concelebranti principali; alle ore 16.00 avrà inizio la celebrazione eucaristica.
Come partecipare
Per partecipare è necessario iscriversi e ricevere il pass. Non sarà in alcun modo possibile accedere all’area della celebrazione e alle aree limitrofe per chi non è in possesso del pass.
Le iscrizioni alla beatificazione della Venerabile Serva di Dio suor Maria Laura Mainetti sono ufficialmente aperte da lunedì 22 febbraio. È obbligatorio registrarsi sul sito http://beatasuormarialaura.it, cliccando il bottone “Scopri l’evento” e scorrere la pagina fino alla sezione “Indicazioni per la beatificazione”.
Le iscrizioni rimarranno aperte fino ad esaurimento posti e comunque non oltre domenica 25 aprile 2021. Nel rispetto della normativa anti-covid, vanno effettuate per i gruppi e per gli individuali (fedeli laici, sacerdoti, diaconi), attraverso gli specifici moduli a cui si accede on line.
Come detto, il luogo principale della celebrazione sarà lo Stadio di Chiavenna, che avrà un numero massimo di accessi consentiti, nel rispetto delle norme di sicurezza e per il contenimento del coronavirus. Saranno predisposte, oltre allo Stadio, ulteriori aree per permettere ai pellegrini iscritti e in possesso di pass di partecipare alla celebrazione: il tutto sempre nel rispetto delle norme di sicurezza e anti-covid.
È previsto un settore riservato ai sacerdoti concelebranti, i quali sono pregati di segnalare la presenza compilando il modulo on line “concelebranti”.
È previsto un settore riservato alle persone diversamente abili e ai loro accompagnatori: la presenza va segnalata all’atto di iscrizione, all’interno del modulo “gruppi”.
È previsto un settore per le autorità: sono pregate di segnalare la propria presenza rispondendo all’invito che verrà loro spedito.
La beatificazione ha bisogno di volontari per il servizio liturgico (ministranti): è possibile segnalare la propria disponibilità compilando l’apposito modulo on line “ministranti”.
Gruppi
Verrà data precedenza ai gruppi organizzati (parrocchie, comunità pastorali, associazioni, movimenti ecclesiali) fino al 21 marzo 2021. Per consentire una partecipazione ampia e rappresentativa di tutto il territorio diocesano ed extra diocesano (visto l’interesse e l’attenzione mondiale riservata alla figura di suor Maria Laura), è stato fissato un tetto massimo di membri per ciascun gruppo, come di seguito indicato:
• parrocchie fino ai 1500 abitanti e gruppi di pellegrini (non parrocchiali): 30
• parrocchie fino ai 5000 abitanti: 60
• parrocchie oltre i 5000 abitanti: 90
Famiglie o singoli
È possibile iscriversi come famiglie o come singolo partecipante. Le famiglie si registrano accedendo on line al modulo “gruppi”. I partecipanti singoli si accreditano on line attraverso il modulo “singolo pellegrino”.
Operatori alla comuniczione
Anche gli operatori della comunicazione si dovranno accreditare mediante l’apposita sezione del sito o inviando una mail a: info@beatasuormarialaura.it.
Indicazioni pratiche e kit del pellegrino
Per ogni pellegrino è stata predisposta una sacca (il kit del pellegrino) contenente il pass della celebrazione, i sussidi per la preghiera, una mantella antipioggia, del materiale informativo e un cappellino. Per il kit e il contributo alle spese della beatificazione è richiesta un’offerta di 5 € a pellegrino/kit.
Ai pellegrini iscritti saranno comunicati luogo e settore assegnati e le modalità di accesso all’area della celebrazione.
Per i partecipanti della diocesi di Como: i kit del pellegrino (che, lo ricordiamo, contengono il pass di accesso all’area della celebrazione) saranno spediti o consegnati secondo modalità comunicate in seguito.
Per i partecipanti al di fuori della diocesi di Como: i kit del pellegrino (che, lo ricordiamo, contengono il pass di accesso all’area della celebrazione) potranno essere ritirati il giorno stesso della beatificazione nei punti accoglienza che verranno indicati.
Testimonianza
«L’esperienza spirituale di suor Maria Laura - sottolinea l’arciprete di Chiavenna, monsignor Andrea Caelli – è attualissima e valida per tutti: consacrati, religiose, sacerdoti, laici. Suor Laura ha tracciato un percorso di santità che siamo chiamati a percorrere, alla luce anche del magistero di papa Francesco. Suor Maria Laura è stata una donna in uscita: oltrepassando le porte del convento si è fatta prossima di tutti i fratelli e le sorelle, senza distinzioni di età, provenienza, religione. Per loro ha dato la vita. Non solo nel momento ultimo del martirio, ma nell’insieme del suo operato: ha speso la vita per gli altri. La sua è una santità che si fa formazione, che si è concretizzata nella relazione. Ha valorizzato l’universo femminile, in particolare quel mondo giovanile di cui aveva intuito le fragilità e gli affanni. Ha vissuto una spiritualità di recupero, per tutelare e promuovere il ruolo della donna, in tutte le fasce d’età. Infine è forte l’insegnamento di suor Maria Laura sul fronte delle povertà. I poveri, materiali e spirituali, per lei erano “il suo Gesù”. Dall’esempio di suor Maria Laura, come Chiesa e come comunità credenti, possiamo interrogarci su cosa fare nei confronti delle tante nuove forme di povertà che vediamo anche nelle fibre del territorio diocesano».