Bormio, Carnevale ridotto con polemica

Compagnia contro il Comune.

Bormio, Carnevale ridotto con polemica

La Compagnia di Matt domenica 23 febbraio si è limitata a sfilare sul suo mezzo per le vie del paese, visto lo stop prefettizio alle manifestazioni; non ha svolto lo spodestamento del sindaco, né eletto il nuovo Podestà. "Non abbiamo voluto fare il Carnevale - ha detto il capo degli Arlecchini Marcello Canclini - per la mancanza di contributi che il Comune non eroga da due anni". Questa la nota comunale: "Abbiamo il compito di erogare contributi per incoraggiare iniziative legate alla tradizione ad associazioni formalmente riconosciute, che presentino regolare istanza".

La storia

Le parole di Canclini: "Ci siamo spesi per mantenere una delle più belle tradizioni bormine, nata nel 1491, abolita nel 1766, da noi ripresa a inizio anni 2000; siamo stupiti per la completa distanza delle autorità, che dovrebbero essere le prime a proporre il mantenimento del folclore e della storia. Odio e menefreghismo invece sono ancora vivi come quasi 300 anni fa, quando Giovanni Antonio Nicolina fece abolire il Carnevale. Certo, danno fastidio le nostre battute. Forse il Comune non ci sopporta più: ma abbiamo spiegato che ci costa di più costituirci in associazione rispetto al misero obolo di 800 euro che riceviamo, a copertura della sola stampa del nostro Bollettino, non certo della polentata gratis che prepariamo per tutti alla fine, o la carne benedetta a Pasqua. Avevamo chiesto al sindaco di erogare i soldi a una grande associazione esistente, che senza grossi problemi li avrebbe dirottati a nostro favore. Invece niente soldi nel 2018 e il contributo 2019 non è comparso in bilancio".

Lite con la Pro loco

Non solo. "Scarsa sensibilità verso la nostra festa anche dalla Pro loco che, fiutando il problema, ci ha chiamato solo due settimane fa per sapere cosa avremmo fatto: è il modo di fare turismo? Dove viene investito il quasi milione di euro della tassa di soggiorno? Siamo ‘pazzi’ ma non fessi: quest’anno niente carne benedetta a Pasqua. Però stamperemo il bollettino del Carnevale ugualmente, in tiratura limitata, in forma ridotta, e la gente ne leggerà delle belle".