Bormio: fuori pista costa caro a sciatore multato dalla Polizia

Un uomo di 54 anni stato prima salvato e successivamente multato perchè sprovvisto dell'attrezzatura necessaria.

Bormio: fuori pista costa caro a sciatore multato dalla Polizia
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Nel pomeriggio di ieri, nel comprensorio sciistico di Bormio, il personale della Polizia di Stato impiegato nel servizio di Sicurezza e Soccorso in Montagna, coordinato in ambito provinciale dal Questore di Sondrio, è intervenuto per soccorrere uno sciatore incauto, italiano di 54 anni, che ha effettuato un fuoripista con lo snowboard a quota 1800 metri nella zona Vallone del Vallecetta, punto notevolmente al di fuori dal comprensorio di competenza.

Multa salata

Gli addetti della Polizia di Stato, allertati da un amico con cui l’uomo era a sciare, hanno rintracciato lo sciatore fuori pista tramite dispositivo telefonico e, attraverso l’invio delle coordinate geografiche da apposita applicazione, lo hanno localizzato in una zona altamente impervia e di difficile accesso con i mezzi a disposizione dei poliziotti. Pertanto, è stato attivato il protocollo d’intervento del Soccorso Alpino che, tramite elisoccorso, è riuscito a soccorrere il disperso elitrasportandolo alla base di Bormio.

Dopo gli accertamenti effettuati, gli operatori della Sicurezza e Soccorso in Montagna, hanno contestato all’uomo la sanzione amministrativa prevista dal d.lgs. 40/2021, normativa specifica di settore, in quanto lo stesso era privo del dispositivo elettronico di individuazione da attivare in caso di ricerca, previsto per lo sci fuori pista.

Nello specifico l'Articolo 26 cita:

I soggetti che praticano lo scialpinismo o lo sci fuoripista o le attività escursionistiche in particolari ambienti innevati, anche mediante le racchette da neve, laddove, per le condizioni nivometeorologiche, sussistano rischi di valanghe, devono munirsi di appositi sistemi elettronici di segnalazione e ricerca, pala e sonda da neve, per garantire un idoneo intervento di soccorso. I gestori espongono i bollettini delle valanghe redatti dai competenti organi dandone massima visibilità.

La violazione dell'Articolo 26 prevede una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 100 euro a 150 euro.

 

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