Covid: Bormio piange il dottor Tagliaferri
Il virus ha sconfitto il professionista stimato da tutti in Alta Valle.
Non ci sono parole che possano definire il destino riservato a Michele Tagliaferri, 71 anni, medico di medicina generale e stimatissimo medico di famiglia dei pazienti sul territorio di Bormio, in Provincia di Sondrio.
Gigante buono
Un gigante buono, simpatico, solare, mancato martedì, sconfitto in poche settimane dal covid, da cui aveva salvato decine e decine di vite prima di decidere di andare in pensione.
Una pensione, per raggiunti limiti di età, conquistata solo il 24 agosto del 2020, proprio il giorno del suo settantesimo compleanno. Aveva deciso di lasciare il posto ai giovani, più facilitati a sbrigare le pratiche burocratiche telematiche sempre più richieste nel mestiere. Un meritato riposo che questo destino infame non gli ha concesso di godere, come desiderava e si sarebbe meritato.
Per dedicarsi alla famiglia, la moglie Angela che gli aveva sempre dato una mano a crescere i figli Alberto e Beatrice, affermati professionisti. Nessuno avrebbe immaginato che dopo tutti i rischi sanitari corsi in 42 anni di professione potesse essere abbattuto, lui così forte, così invincibile da sopravvivere a tutto. Ma così non è stato.
Ricordi
Vicesindaco nell'87 anno della frana della Val Pola, candidato sindaco nel 2014 del gruppo Rinnova Valdisotto. Presidente per 20 anni di Bormio Golf. Autorizzato a usare l'elicottero con cui seguiva i casi dei pazienti più gravi.
Non si sa da che parte iniziare a citare quelli che lo ricordano perché sono innumerevoli, appartengono a interi paesi e comunità. Così la collega Cinzia Fiorentini.
"Una persona carica di allegria e di grande umanità, indimenticabile". Il sindaco Roberto Volpato non ha parole, perchè Tagliaferri e lui erano grandi amici, e amica era l’intera famiglia per il primo cittadino, che ha un nodo in gola, e che incredulo dice: "Sembra impossibile; eravamo amici, è incredibile, dolorosissimo, una perdita enorme per l’intera comunità".
Per Enrico Pozzi, un paziente, era una figura fondamentale, "punto di riferimento umano e sanitario, era professionale, faceva di tutto per risolvere i problemi dei suoi malati e per ascoltare ogni richiesta di aiuto, e in più aveva sempre una parola di spirito". Lo piangono l’intero coro La Bajona di Bormio, che con passione Tagliaferri aveva guidato a lungo e che continuava ad accompagnare in trasferta, e anche Bormio Golf, di cui era socio.