Bormio

Cavazzi in prima linea, il sindaco in forse

A pochi giorni dalla presentazione delle liste l’unica certezza è il gruppo nuovo.

Cavazzi in prima linea, il sindaco in forse
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A pochi giorni dalla presentazione delle liste, la cittadina di Bormio ha solo una certezza ufficialmente dichiarata, la lista civica di Silvia Cavazzi, in cui tutti i candidati sono stati scelti per competenza e gli assessori verranno già definiti su questa base; in più verrà proposto qualcosa di nuovo al format consueto, dice il candidato sindaco Cavazzi: aggiungeremo assessorati secondo nuove esigenze. Mentre continua ad essere probabile la non candidatura del sindaco attuale Roberto Volpato, e mentre nulla si è venuto a sapere del resto del suo gruppo, su un altro fronte si muove un’altra squadra, che, interpellata, non intende confermare, dicendo che tutto è in forse e verrà giocato in questa ultima manciata di giorni. E’ la probabile lista che sembrerebbe rappresentata di Enrico Pozzi, consigliere di maggioranza uscente, accompagnato da Franco Secchi, un collega, e da Paolo Pianta, che tre mandati fa aveva ambito alla poltrona di sindaco. Ad oggi nessuna ufficializzazione.

La sfidante

Silvia Cavazzi invece incalza, in una seconda conferenza stampa, in cui indica la parola chiave unione ed entra nel merito delle priorità del suo gruppo: Olimpiadi 2026, collegamenti fra versanti sciabili, impianti di risalita, termalismo e di sicuro l’ospedale Morelli di Sondalo. Il lavoro di quella che sarà una lista dal nome accattivante, ma non ancora dichiarabile, si baserà sui seguenti principi guida: sostenibilità ambientale, sensibilità economica degli interventi delle Olimpiadi, eredità olimpica per le future generazioni, sviluppo di qualità del territorio. Olimpiadi che dovranno essere grande opportunità per la località ma soprattutto per tutta la Valtellina, che dovrà presentarsi nel migliore dei modi, migliorando i servizi, i trasporti, la rete ferroviaria, la viabilità stradale, l’assistenza sanitaria qualificata, per residenti e ospiti.

Morelli e Olimpiadi

Così Cavazzi. "Per noi il Morelli è da difendere e tutelare, perché ha dato prova di essere una struttura efficiente che è un dovere mantenere; faremo tutto quello che serve per mantenere servizi sanitari vicini alla gente". Ma torniamo alle Olimpiadi. Cavazzi aggiunge. "Dovremo pensare al dopo di questa vetrina internazionale, in cui valorizzare tipicità e bellezze, in un connubio tra agricoltura e turismo, prodotti tipici di qualità e manutenzione del territorio e del paesaggio, e dare opportunità ai giovani invogliandoli a restare. Noi diciamo sì ai collegamenti fra stazioni sciistiche; alcuni impianti identificati sono meno soggetti a vincolo e più veloci, su altri occorrerà lavorarci, superare ostacoli anche in sede europea per i siti di importanza comunitaria. Raggiungere Santa Caterina Valfurva è il più strategico. Dal punto di vista di tutela ambientale sono stati fatti passi da gigante nelle tecnologie e poi va da sé che se sali su un impianto di risalita, che può diventare trasporto pubblico, piuttosto che su una macchina, non inquini. Spetterà a noi cittadini, e nel caso specifico, ai nuovi governanti, di essere i primi facilitatori, capaci di smuovere le coscienze, per arrivare a favorire la realizzazione di grandi sogni".

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