Chiamata alla Pace: l'appello a iniziative provinciali in solidarietà a Gaza
La lettera aperta di Agenzia per la Pace, Aiutiamo Gaza - Iniziative Valtellinesi di Solidarietà, Assopace Palestina, Centro Rigoberta Menchu', Circolo Il Forno, e Archivio 68 Sondrio.
Le organizzazioni Agenzia per La Pace, Aiutiamo Gaza, Iniziative Valtellinesi Di Solidarietà, Assopace Palestina, Centro Rigoberta Menchu’, Circolo Il Forno, Archivio 68 Sondrio rivolgono una lettera aperta all'opinione pubblica Provinciale e alle realt'associazinistiche che diedero vita il 28 ottobre 2023 al sit-in davanti alla Prefettura di Sondrio.
Cessate il fuoco
La lettera aperta denuncia la grave crisi umanitaria a Gaza, evidenziando il drammatico bilancio dell'intervento israeliano con oltre 25.000 morti, prevalentemente bambini e donne, distruzioni estese e condizioni di vita impossibili per gli sfollati. Si avverte del rischio catastrofico imminente se l'azione militare non viene fermata, con la possibilità di perdere un quarto della popolazione entro la fine dell'anno. La lettera sottolinea il pericolo di una guerra regionale e l'importanza di promuovere una prospettiva di pace.
Gli autori ritengono essenziale che la provincia partecipi all'iniziativa per chiedere con forza un cessate il fuoco permanente. Propongono di convergere sulla richiesta di cessate il fuoco permanente, già presente nella piattaforma di mobilitazione nazionale del 18 dicembre. Sottolineano il coinvolgimento della società provinciale in varie iniziative a sostegno di Gaza, provenienti da associazioni locali e reti come "Luci per il dialogo".
Le associazioni auspicano un raccordo tra le diverse iniziative e la creazione di condizioni per un'azione unitaria coinvolgendo associazioni, movimento sindacale e forze sensibili alla pace. Dunque proposero due fasi per un'iniziativa congiunta: portare il tema del cessate il fuoco nei consigli comunali, ispirandosi all'approvazione da parte del consiglio comunale di Chiavenna; e organizzare un'iniziativa provinciale per il cessate il fuoco con iniziative sul territorio e un momento conclusivo nel capoluogo provinciale.
Crisi
Ecco il testo integrale:
La gravità della crisi umanitaria a Gaza è stata denunciata da tutte le agenzie umanitarie internazionali e viene quotidianamente confermata dalle testimonianze che ci giungono dalla Striscia. Già oggi il bilancio dell’intervento israeliano è drammatico: oltre 25.000 morti, per gran parte bambini e donne, decine di migliaia di feriti, estese distruzioni, condizioni di vita impossibili per centinaia di migliaia di sfollati. Ma il bilancio sarà catastrofico se non sarà fermata l’azione militare di Israele: entro la fine dell’anno potrebbe morire un quarto della popolazione, circa mezzo milione di gazawari, a causa delle condizioni igienico-sanitarie disastrose, della fame, delle epidemie e del collasso delle strutture sanitarie. C’è inoltre il rischio concreto che i focolai di guerra già aperti si aggravino fino a culminare in una guerra regionale dagli sviluppi imprevedibili.
Data la situazione, riteniamo importante che anche nella nostra provincia venga rilanciata l’iniziativa per chiedere con forza l’apertura di una prospettiva di pace. L’obiettivo sul quale convergere è oggi rappresentato dalla richiesta del cessate il fuoco permanente, già presente nella piattaforma della mobilitazione nazionale del 18 dicembre scorso, che raccoglieva le indicazioni uscite dall’assemblea dell’ONU del 13 dicembre nella quale veniva approvato un documento in tal senso sottoscritto dalla maggior parte degli stati.
Su Gaza ci sono state in questi tre mesi di guerra diverse iniziative a dimostrazione di un’attenzione della società provinciale a quanto stava succedendo in Medio Oriente. Alcune di queste iniziative sono state promosse dalle nostre associazioni, in altri contesti come la Valchiavenna si sono sviluppate interessanti esperienze come quelle realizzate dalla rete “Luci per il dialogo”, che occorre valorizzare a livello di tutta la provincia. E’ giunto il momento che le varie iniziative trovino dei momenti di raccordo e che si creino le condizioni per una iniziativa unitaria della quale siano protagoniste il mondo delle associazioni, il movimento sindacale, tutte le forze sensibili al tema della pace.
A conclusione del ragionamento sopra sviluppato, proponiamo che si arrivi presto ad un incontro dei soggetti interessati ad un’azione sull’obiettivo del cessate il fuoco, che potrebbe articolarsi in due momenti:
PORTARE IL TEMA DEL CESSATE IL FUOCO NEI CONSIGLI COMUNALI
Grazie al lavoro della rete “Luci per il dialogo”, il consiglio comunale di Chiavenna ha approvato una delibera che assume l’obiettivo del cessate il fuoco. Si tratta di un passaggio importante che andrebbe riproposto a livello provinciale. A nostro avviso una delle possibili strade potrebbe essere quella di scrivere una “lettera aperta alle istituzioni locali” sottoscritta dalle associazioni nella quale invitare i consigli comunali a discutere la questione e a deliberare nel senso di Chiavenna.
PENSARE A UNA INIZIATIVA PROVINCIALE PER IL CESSATE IL FUOCO
In forme e modalità da discutere in una riunione delle associazioni interessate sarebbe importante lanciare una campagna provinciale su questo obiettivo con iniziative sul territorio e un momento conclusivo nel capoluogo della provincia.