Ciclista maniaco lungo l’Adda, shock nel lecchese
È successo nella zona tra Paderno e Cornate.

Una 36enne è stata Seguita e avvicinata da un maniaco che le ha mostrato le parti intime, lungo l’alzaia tra l’Adda e il Naviglio nella zona tra Paderno e Cornate. L'inquietante storia è stata raccontata dai colleghi di PrimaMerate.it.
Ciclista maniaco lungo l’alzaia dell’Adda
La donna non poteva sapere che quell’uomo vestito da ciclista, che lungo l’alzaia l’ha superata avanti e indietro un paio di volte, si sarebbe però rivelato un maniaco e che l’avrebbe costretta alla fuga a perdifiato in cerca di aiuto.
«Erano circa le 16.30 e come mi capita spesso sono partita a piedi da casa mia e mi sono incamminata lungo l’alzaia fino a Trezzo – ha raccontato la donna, che ci ha chiesto la tutela dell’anonimato, ripercorrendo l’episodio inquietante che le è accaduto – Sulla strada del ritorno a un certo punto sono stata superata da un ciclista e ovviamente non ci ho fatto caso, visto che quella zona è molto battuta da chi va in bici, a correre o semplicemente a camminare.
Dopo qualche minuto l’ho visto tornare indietro e superarmi in senso contrario. Poi è tornato, mi ha superata di nuovo e poi ha compiuto di nuovo il tratto al contrario, il tutto per 2-3 volte. Per altro in un’occasione ha rischiato di investirmi… Mi è sembrato un comportamento sospetto, ma quello che è accaduto di lì a poco è stato surreale».
L’incontro è avvenuto nei pressi di uno stabile diroccato
Giunta nei pressi di un edificio diroccato, a poche centinaia di metri dal santuario della Rocchetta e dallo Stallazzo, la donna si è trovata di fronte il ciclista che, con i pantaloni abbassati, si masturbava.
«Ero sotto shock, spaventata, non sapevo come reagire – ha raccontato la 36enne – Su due piedi l’ho insultato e gli ho lanciato una manciata di sassolini, quindi mi sono messa a correre. Lui per fortuna non mi ha inseguita, speravo di potermi fermare al santuario o allo Stallazzo ma purtroppo in quel momento erano chiusi. Allora ho proseguito fino a quando non mi sono imbattuta in un gruppo di ragazzi che passeggiava in senso opposto: ho raccontato loro l’accaduto invitandoli a prestare attenzione».
La mappa
Grande lo shock
La donna, evidentemente sotto shock per l’accaduto, ha poi raccontato il fatto ai Carabinieri a qualche giorno di distanza.
«Al momento non ho pensato di chiamare il 112, forse avrei dovuto farlo, ma quello che mi importa è che chi frequenta quella zona sappia cosa è successo e che mi sono imbattuta in quel maniaco. Era un uomo sulla cinquantina, con un fisico sportivo: indossava la divisa da ciclista, il caschetto e gli occhiali da sole».