Commemorazione del “Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate” a Sondrio
Alla cerimonia hanno partecipato le istituzioni locali, una rappresentanza di studenti e cittadini.
Oggi, a Sondrio, si è svolta la commemorazione del “Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate”, una solenne occasione per ricordare il sacrificio dei caduti di tutte le guerre e celebrare i valori di unità e impegno delle Forze Armate italiane.
Commemorazione
La cerimonia ha avuto inizio alle ore 9:00 presso la Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio, dove è stata celebrata la Santa Messa in onore ai caduti. La celebrazione, che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e rappresentanti delle istituzioni, è stata un momento di raccoglimento e riflessione per onorare la memoria di coloro che hanno dato la vita per il Paese.
Successivamente, alle ore 10:00, la commemorazione è proseguita presso il Sacrario Militare nel Parco della Rimembranza. Qui, in un’atmosfera di solenne rispetto, è stato eseguito l’Alzabandiera e sono stati resi gli onori ai caduti. A nome delle istituzioni locali e dei cittadini, il Prefetto, il Sindaco di Sondrio, il Presidente della Provincia e il Comandante provinciale dei Carabinieri hanno deposto una corona d’alloro all'interno del Sacrario Militare, come simbolo di omaggio e gratitudine verso chi ha sacrificato la propria vita per la libertà e la sicurezza di tutti.
Nel corso della cerimonia, il Prefetto di Sondrio, Anna Pavone, ha dato lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, un messaggio di profonda riconoscenza verso le Forze Armate e di riflessione sull’importanza dell’unità nazionale. Successivamente, il Colonnello dei Carabinieri, Giuseppe Bivona, ha letto il messaggio del Ministro della Difesa, che ha sottolineato l’impegno e il sacrificio delle donne e degli uomini delle Forze Armate, sempre pronti a difendere la pace e la sicurezza del Paese.
Il messaggio del Sindaco Scaramellini
Durante la cerimonia, il Sindaco Marco Scaramellini ha tenuto un discorso intenso e riflessivo, in cui ha ricordato l’importanza dell’Unità Nazionale e il ruolo delle Forze Armate, soffermandosi sull’attualità di questi valori e sul significato profondo che la celebrazione porta con sé.
Il discorso del Sindaco Marco Scaramellini:
“Oggi celebriamo l'Unità nazionale, su cui è fondata la nostra Repubblica, e le Forze Armate che vegliano su di noi. È un giorno all'anno, una festa nazionale, ma i principi che ne hanno ispirato l'istituzione dovrebbero essere ricordati ogni giorno.
L'impegno profuso diventa eroico quando ci si trova di fronte a immani tragedie quali sono state le guerre che hanno coinvolto il nostro Paese. Ne sentiamo gli echi, nel lembo più orientale d'Europa, condividiamo la sofferenza e le preoccupazioni di tante persone come noi che sono stati travolte da una tragedia più grande di loro. Immagini che non vorremmo vedere, rivendicazioni che non vorremmo ascoltare per un'escalation di violenza che nessuno fra i cosiddetti grandi della Terra sembra essere seriamente intenzionato a frenare.
Non è facile in una realtà caotica qual è quella che viviamo, in una quotidianità che tende a sopraffarci, nell'era dell'individualismo esasperato, trovare il tempo e le energie per volgere lo sguardo altrove, per fermarsi a riflettere, per indossare per un momento i panni dell'altro. Ma è doveroso farlo, memori degli anni bui che i nostri avi hanno vissuto. Il nostro pensiero corre a chi difende la pace nel mondo impegnato in missioni umanitarie e a chi vigila sulla nostra sicurezza: loro sono gli eroi di ogni giorno da ricordare e ringraziare.
Il 4 novembre celebriamo la Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate per dare valore all'ideale di Patria e di Libertà, per ricordare un passaggio cruciale della nostra storia. Questa festa è stata istituita più di un secolo fa, nel 1922, quattro anni dopo la fine della Prima guerra mondiale. Lo scenario è profondamente mutato, in un secolo il nostro Paese è stato al centro di avvenimenti consegnati alla storia, ma l'attualità di questa celebrazione rimane, con un significato diverso probabilmente, ma ancora più pregnante. I caduti in guerre che non avevano voluto meritano il nostro rispetto e un ricordo non scontato: alle solenni celebrazioni di questa ricorrenza si accompagni la riflessione e l'approfondimento.
Oggi non dobbiamo più difendere i nostri confini come per la Prima guerra mondiale, allora l'obiettivo era unificare l'Italia. Ma l'ideale di Patria e l'attaccamento al dovere sono valori immutati nel tempo che pervadono gli uomini e le donne che indossano la divisa ai quali dobbiamo la nostra riconoscenza. Le ricorrenze non devono limitarsi alla doverosa celebrazione ma devono rinnovare il nostro impegno, perché tutti i cittadini, con o senza divisa, oltre i ruoli che rivestono nella società e al di là delle ideologie devono sentirsi parte di un progetto comune nato tra mille traversie nel 1861 e strenuamente difeso. Il valore della Patria alberga dentro di noi e ispira le nostre azioni. Si traduce nel rispetto dell'altro e del bene pubblico, nel contribuire a rendere migliore la nostra società.
Alle Forze dell'Ordine abbiamo affidato un compito difficile e delicato: vegliare sulla nostra tranquillità, prevenire e contrastare i fatti delittuosi. Sono con noi ogni giorno e noi dobbiamo essere al loro fianco, collaborando e fornendo un contributo nell'ambito di una responsabilità civile che non deve rimanere un concetto astratto ma tradursi in azioni concrete. Credo sia questo il senso di una celebrazione che non deve finire qui né oggi.
Il Ministero della Difesa ha realizzato un video per promuovere la conoscenza del significato di questa Giornata. Si conclude con questa frase che con 11 parole riassume un concetto: "Siamo l'Italia e insieme alle nostre Forze Armate continueremo a esserlo".
Onore ai caduti di tutte le guerre. Grazie alle Forze Armate. Viva la Repubblica, viva l'Italia.”
Alla cerimonia hanno partecipato anche i vertici delle istituzioni civili e militari locali, una rappresentanza degli studenti delle scuole della provincia e numerosi cittadini, a testimonianza del profondo senso di comunità e gratitudine che unisce la città di Sondrio. La presenza dei giovani ha aggiunto un ulteriore significato alla commemorazione, sottolineando l’importanza di trasmettere alle nuove generazioni i valori di solidarietà, sacrificio e rispetto per la patria.