Il lutto

Commozione in Alto Lago e Valchiavenna per la scomparsa di Giovanni Cariboni

Era stato sindaco di Colico e contribuì allo sviluppo della stazione sciistica di Madesimo.

Commozione in Alto Lago e Valchiavenna per la scomparsa di Giovanni Cariboni
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Commozione e cordoglio in Alto Lago e anche in Valchiavenna per la scomparsa di Giovanni Cariboni, imprenditore  che fu presidente del gruppo che porta il nome di famiglia oltreché sindaco di Colico e tra i promotori dello sviluppo della località sciistica di Madesimo.

Si è spento a 82 anni

Si è spento a 82 anni, all'ospedale di Gravedona, Giovanni Cariboni, erede di una dinastia di imprenditori nata proprio a Colico, paese dove l'82enne  aveva abitato fino a qualche tempo fa per poi trasferirsi con l'amatissima moglie Giusi Airoldi (discendete da una famiglia di costruttori edili di Lecco) a Gravedona. A darme notizia sono stati i colleghi di primalecco.it

Una vita intensa

Quella di Giovanni Cariboni è stata una vita davvero intensa. Nato il 21 marzo 1940, era figlio di Paride Cariboni (ex consigliere provinciale a Como) patron della società a cui si deve buona parte della Superstrada 36. Si era laureato in Economia e commercio ed era entrato a far parte dell'azienda di famiglia contribuendo alla realizzazione degli impianti della funivia di Madesimo e allo sviluppo della Val di Lei. Era stato anche fra i fondatori della compagnia di elicotteri Elilario, la più grande del Nord Italia acquisita in seguito da Gemina per oltre 25 miliardi.

La perdita del figlio Paride

Nel 2016 la famiglia Cariboni era stata toccata da un terribile lutto: la perdita del figlio Paride (portava lo stesso nome del nonno) travolto a 34 anni da una valanga mentre stava sciando a Madesimo. A ottobre del 2017 l'asilo di Piano a Colico era stato intitolato proprio al 34enne.

Il ricordo del cugino Marco

"Mi cugino era un vero duro - ha raccontato di lui Marco Cariboni, imprenditore e presidente della Canottieri di Lecco - ma con un carattere assolutamente gioviale e gentile. Era rigoroso con se stesso. Da giovane era rimasto vittima di un gravissimo incidente stradale che lo aveva messo fuori combattimento per alcuni anni. Si era ripreso grazie alla sua forze di volontà e all'amore della moglie Giusi. Era stato anche un appassionato sportivo, fino a qualche anno fa amava trascorrere intere giornate in barca a vela. Inoltre era stato cofondatore del Rotary di Colico di cui è stato membro fino all'ultimo. Altra cosa importante da sottolineare era stato promotore del salvataggio del Lecco Calcio portando in città Carmine Gentile che era diventato il direttore generale". Oltre alla moglie, l'82enne lascia anche la figlia Elda e uno stuolo di cugini.

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