Coronavirus, la petizione: stipendi dei parlamentari ridotti a 800 euro per sei mesi
La campagna lanciata da un giovane imprenditore di Vimercate: si potrebbe creare un fondo da 660 milioni di euro
Stipendio dei parlamenti ridotto a 800 euro per i prossimi sei mesi per creare un fondo da destinare alle varie categorie in difficoltà a causa della crisi determinata dal coronavirus. Questa la proposta che per l’ideatore non ha nulla di provocatorio. Un’idea che parte da Vimercate, Provincia di Monza e Brianza, e che si propone di raccogliere migliaia di adesioni in tutta Italia e, soprattutto, una cifra astronomica. E' quanto raccontano i colleghi di PrimaMonza.it.
L’idea di un imprenditore di Vimercate
A lanciare la proposta è Alessandro Migliorini, imprenditore 40enne di Vimercate che, con l’aiuto dell’amico Michele Nebel, ha avviato una raccolta firme attraverso il sito change.org
La proposta
“In questo momento di difficoltà del Paese propongo che tutti i politici italiani, senatori a vita, chi percepisce vitalizi…etc.. senza distinzioni di partito, abbiano un emolumento o retribuzione pari ad 800 euro netti mensili, per i prossimi 6 mesi”, si legge nel testo che accompagna la petizione.
Un fondo da più di 600 milioni di euro
“La differenza restante dei loro stipendi reali è di circa 662 milioni di euro – si legge ancora – calcolati attraverso i dati forniti dai vari siti istituzionali, sia utilizzata per il sostegno a fondo perduto a tutte le categorie in difficoltà”. Consapevole che ciò non basta per risolvere i problemi ma certo che possa essere un segnale verso il popolo Italiano ed un aiuto tangibile verso alcune persone e/o categorie”.
Come aderire
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