Livigno

Corsi di formazione dei maestri, allenamenti di sci club e professionisti

Così vive la ski area.

Corsi di formazione dei maestri, allenamenti di sci club e professionisti
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La Repubblica di San Marino, le regioni Sicilia e Piemonte, hanno scelto la ski area Sitas di Livigno, per i corsi di formazione dei maestri, mentre le Marche per la selezione degli stessi. Inoltre continuano incessantemente gli allenamenti di tanti sci club, che fino ai primi di maggio, avranno a disposizione le cabinovie Livigno Tagliede, Tagliede Costaccia e la seggiovia Valandrea Vetta a quattro posti con cupola di protezione, al servizio dell’omonima pista, fresata per i professionisti come nove dei 14 tracciati. Le temperature ancora rigide garantiscono un impeccabile manto nevoso, tra una sciata e l’altra, sembra di sfiorare il cielo con un dito, ma è concesso, sappiamo, solo agli addetti ai lavori e non agli sciatori amatoriali, ormai per quest’anno condannati a fare senza. Così la ski area Sitas si ritaglia il suo momento di gloria. La chicca sono i big della Coppa del mondo, impegnati per l’allenamento in slalom gigante, speciale e ski cross, anche se le gare sono terminate.

I nomi

Nomi del calibro di Sofia Goggia, Luca De Aliprandini, Alex Vinatzer, Tommaso Sala, Giovanni Borsotti, Marta Bassino, Lara Gut, Maryna Gasienica Daniel, Ester Ledecka, Fanny Smith, si mantengono in forma, sia sulle piste sia nel Centro Sport e Benessere Aquagranda; da quando siamo diventati zona arancione, capita di vederli fare shopping nelle vie del centro. Per Caterina Cusini, collaboratrice del papà Giovanni, il passato non conta, si impara anche dalle difficoltà, anzi quasi di più. "Speravamo di poter aprire ad aprile e avrebbe avuto senso con tanta neve fresca e artificiale, ma siamo soddisfatti della esperienza che stiamo vivendo e del terreno che stiamo coltivando; l’oggi per l’oggi, oggi resistiamo, pensando di seminare qualcosa e cercando di ottimizzare una situazione penalizzante: questo ha un impatto positivo per noi e per la collettività. Un ‘oggi’ che non è remunerativo, sicuramente peggio che se avessimo chiuso; in questo periodo in cui molti comprensori stanno chiudendo, raccogliamo adesioni di tante scuole sci; così riusciamo a dare un senso a ciò che abbiamo iniziato, senza sapere da che parte fossimo girati; con noi lavorano i collaboratori più stretti, quel che prevale è l’aspetto comunicativo".

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