Cossi Costruzioni trasferita a Roma: "A rischio quasi 200 posti di lavoro"
I sindacati hanno incontrato un rappresentante dell'azienda, il loro resoconto è tutt'altro che positivo
Con il trasferimento a Roma della sede sociale di Cossi Costruzioni sono a rischio quasi 200 posti di lavoro. “Ancora non abbiamo certezze ma la situazione è molto grave” hanno annunciato i sindacati dopo aver incontrato oggi a Sondrio un rappresentante dell'azienda, il ragionier Ugo Berardi.
Cossi Costruzioni
Posseduta per l'80% dal gruppo Ferfina attraverso la “Società Italiana per le Condotte d'Acqua” e per il restante 20% dal vecchio titolare, Renato Cossi, l'azienda di costruzioni ha dichiarato che avvierà una procedura di licenziamento collettivo secondo la Legge 223 a partire dal 31 dicembre 2017. Le ragioni sono quelle imposte dal mercato. Un provvedimento pensato al fine di ottenere una riduzione dei costi. Venendo meno alcuni importanti appalti infatti, come la Tangenziale di Morbegno che vedrà il suo completamento per l'inizio del 2018, anche i finanziamenti diminuiranno notevolmente.
Oltre 230 dipendenti
Attualmente la Cossi Costruzioni conta circa 230 dipendenti, "di questi oltre 180 rischiano di rimanere senza lavoro". “138 sono operai a tempo indeterminato presso il cantiere di Morbegno alla quale si aggiungono altri 40 a tempo determinato impiegati sempre per il nuovo tratto della Statale 38. Un'altra ventina di maestranze sono dislocate in altri cantieri minori presenti anche fuori provincia” riferisce Rossano Ricchini di Filca Cisl. E Aggiunge “I cantieri hanno un inizio e una fine, di solito però i lavoratori vengono ricollocati in altre opere ma questo molto probabilmente non accadrà nel caso della Cossi Costruzioni”.
Una buona notizia
“Inizialmente si credeva che gli impianti di lavorazione della Castellina e di Buglio in Monte avrebbero chiuso mentre dalle ultime informazioni ricevute dovrebbero rimanere aperti anche se soggetti a un ridimensionamento” continuano i rappresentanti sindacali.
La sede di Cossi Costruzioni a Sondrio chiude
Tempi bui anche per i 50 dipendenti degli uffici di Cossi Costruzioni a Sondrio. “Il trasferimento della sede a Roma prevede il licenziamento per la maggior parte di loro, a meno di una decina degli impiegati verrà proposto un trasferimento, i restanti verranno licenziati” riferisce cupo Roberto Caruso, sindacalista di Fillea Cgil, riportando quanto detto dal portavoce di Cossi Costruzioni.
Tavolo di confronto nazionale
“Stiamo cercando di capire che destino aspetta loro e alle loro famiglie, non abbiamo certezze perchè sono ancora in atto trattative all'interno della società, certo è che la Cossi Costruzioni rischia di scomparire dal territorio” sottolinea Callina Gianluca di Finea Uil. “Certamente nei prossimi giorni continueremo a cercare un confronto con l'azienda, stiamo valutando se aprire un tavolo nazionale per garantire ai lavoratori una soluzione che mitighi al minimo il disagio di perdere un posto di lavoro”.
Cassa integrazione straordinaria
Tra le possibilità i sindacalisti hanno prospettato l'attivazione della cassa integrazione straordinaria. Resta però evidente lo stato di crisi che caratterizza il settore edile. Tra i più penalizzati ci sono gli operai specializzati. “Ad esempio, i minatori specializzati come i nostri dell'Alta Valle non sono facilmente ricollocabili nell'edilizia normale” hanno concluso auspicando che la situazione migliori.