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Covid-19 e reati fiscali, la Guardia di Finanza di Sondrio fa il bilancio dell'anno

Ricorre oggi il 246° anniversario della fondazione del Corpo,

Covid-19 e reati fiscali, la Guardia di Finanza di Sondrio fa il bilancio dell'anno
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La Guardia di Finanza della Provincia di Sondrio fa il bilancio annuale in occasione della celebrazione del 246° anniversario della fondazione del Corpo. I finanzieri del Comando Provinciale di Sondrio hanno eseguito in totale 1.186 interventi operativi e 185 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale.

Lotta all’evasione e alle frodi fiscali

Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio nazionale su cui si sta concentrando l'attenzione del Corpo per contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali. Sono stati 114 i responsabili denunciati in relazione ai reati fiscali scoperti. Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e iva è di oltre 1 milione di Euro. Sono 60 gli evasori totali scoperti e oltre 40 milioni di euro l'I.V.A. sottratta a tassazione. Sequestrati 5700 kg i prodotti energetici, 404 litri di alcoli, e 34 kg di sigarette di contrabbando.

Spesa pubblica

Nel settore del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica sono stati 70 gli interventi conclusi anche in collaborazione con la Magistratura ordinaria. Con riferimento alle indebite percezioni del "reddito di cittadinanza", sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria 9 soggetti. Nell'ambito della spesa previdenziale e sanitaria, i Reparti hanno portato a termine, in totale, 36 interventi, segnalando all'Autorità giudiziaria 10 persone. Scoperte indebite percezioni e richieste di contributi nel settore della Politica Agricola Comune e della Politica Comune della Pesca per circa 85 mila euro e 575 mila euro di somme oggetto di assegnazione di appalti irregolari.

Contrasto alla criminalità organizzata

La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall'urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del "sistema Paese" anche nella delicata fase post emergenziale. Nel 2019, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 11 soggetti. Nel contempo, si è proceduto ad un sistematico ricorso alle alternative misure di prevenzione, individuate dal Codice Antimafia nell'amministrazione e nel controllo giudiziario di aziende infiltrate o condizionate dalla criminalità organizzata, tese al recupero delle condizioni di legalità ed al reinserimento nel mercato economico di queste realtà imprenditoriali.
In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 77 segnalazioni di operazioni sospette, 590 controlli in materia di movimentazione transfrontaliera di valuta e a money transfer. Nel settore della tutela del mercato dei beni e dei servizi i Reparti operativi hanno effettuato 83 interventi, sottoponendo a sequestro oltre 6,5 milioni di prodotti industriali contraffatti.

Operazioni di soccorso

Nel 2019, gli interventi effettuati dalle 3 Stazioni del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza valtellinese (S.A.G.F.) sono stati 398 ed hanno permesso di portare in salvo 158 persone.

Emergenza covid-19

A seguito dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, pi generale, violazioni al Codice degli appalti. Sono oltre 3600 i controlli svolti sul territorio provinciale dai finanzieri a partire dallo scorso mese di marzo, per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia: 40 le persone che sono state denunciate/sanzionate amministrativamente, a vario titolo, per violazioni commesse nel periodo dell'emergenza.
La crisi sanitaria connessa al Covid-19 vede la Guardia di Finanza fortemente impegnata nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all'illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e beni utili a fronteggiare l'emergenza epidemiologica e, dall'altro, a condotte ingannevoli e truffaldine. Nei primi mesi del 2020, sono stati sottoposti a sequestro oltre 43.000 mascherine e dispositivi di protezione individuale con la denuncia di una persona per i reati di frode in commercio e vendita di prodotti con segni mendaci. Sono state sviluppate, poi, attività a contrasto di pratiche anticoncorrenziali e di manovre speculative commesse approfittando dell'aumento della richiesta di taluni beni. In questo ambito, sono stati approfonditi elementi sintomatici di condotte distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi, con indagini finalizzate a risalire sistematicamente la filiera commerciale, fino alle strutture e ai soggetti del processo produttivo/distributivo dai quali hanno tratto origine le speculazioni.
Durante l'emergenza epidemiologia da COVID-19, che ha interessato l'intero territorio provinciale, da marzo ad oggi la Guardia di Finanza, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l'attuazione delle misure di contenimento del contagio impiegando, per i controlli su strada, complessivamente oltre 1000 giornate/uomo.

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