Aprica

Deforestazione in Magnolta. E’ tutto normale?

Procedono a ritmi serrati i lavori della seggiovia quadriposto che insieme alla nuova pista prevedono però un grande sacrificio in termini di natura.

Deforestazione in Magnolta. E’ tutto normale?
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Ma cosa sta succedendo in Magnolta? La domanda ci è pervenuta dai già tanti escursionisti che stanno in questi giorni frequentando la montagna di Aprica. E in effetti la risposta la si conosce, l’abbiamo segnalata più volte negli ultimi mesi. Il vero e proprio disboscamento in atto fa parte del piano rilancio della ski area che prevede la nuova seggiovia, la nuova funivia ed una nuova pista, più facile e alternativa al pistone nero. Certo è però che il colpo d’occhio è a dir poco maestoso, e suscita qualche dubbio ambientale soprattutto negli animi più sensibili verso le bellezze della natura. Gli impiantisti di Aprica non hanno perso tempo, in primis sulla nuova seggiovia. Fermato l’impianto vecchio dopo Pasquetta, hanno provveduto a smontare le sedie.

Cronoprogramma

Il cronoprogramma è strettissimo. Una ditta di Brescia ha smantellato e rimosso i piloni. Così è stata liberata la linea per la costruzione del nuovo impianto che richiede anche un grosso movimento terra. La seggiovia, essendo quadriposto, necessita dello spostamento laterale della struttura di sette o otto metri rispetto ad ora e, soprattutto, si allungherà di 200 metri. La partenza sarà dalla località Laghetti che resta, per chi frequenta la Magnolta, allo sbocco del sentiero scialpinistico del Tumel, sotto l’arrivo della cabinovia. La partenza della nuova seggiovia si troverà, dunque, in un punto panoramico strepitoso con vista sulla Valle, ma i lavori comportano il sacrificio di tante piante. Oltre al nuovo impianto, sarà realizzato anche un campo scuola. Per il progetto saranno investiti 3 milioni di euro.

Sita e Siba

Ma l’accordo da 13 milioni fra le fuse società Sita e Siba, come detto prima, prevede anche la funivia da 10 posti della Magnolta, e la nuova pista panoramica sempre della Magnolta, per un miglioramento dei collegamenti fra Palabione e Magnolta; una vera rivoluzione per cui il paese cambierà completamente volto, almeno dal punto di vista sciistico. Il dato certo è che a farne le spese sono tante, tante, tantissime piante, a beneficio del turismo dello sci. E qui si potrebbero aprire una serie di domande su sostenibilità e cultura green di cui tanto si sente parlare negli ultimi tempi.

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