dolore

"Dobbiamo tutti stringerci in un abbraccio intorno alla famiglia di Alessandro"

La lettera del dirigente scolastico Fabio Molinari.

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Il dirigente scolastico Fabio Molinari scrive ai Famigliari di Alessandro Geronimi, morto ieri notte in un incidente stradale, e ai suoi
compagni dell’Istituto Superiore “Caurga”

 

Carissimi,
è appena iniziato il tempo della Quaresima e già ci troviamo a vivere il dolore del Venerdì Santo, provati dall’ennesimo lutto che colpisce la scuola della nostra Provincia. Sembra che i nostri occhi siano condannati puntualmente a piangere per la scomparsa di giovani ragazzi in circostanze tragiche e inspiegabili. La morte di Daniele, che ci aveva tutti sconvolti nell’autunno del 2018, è stata seguita da tante altre disgrazie che ci hanno provato ed affranto, soprattutto perché per nessuna di esse siamo riusciti a trovare una motivazione razionale. Ed oggi, torniamo a soffrire per la morte di Alessandro ponendoci le stesse domande per le quali non troviamo una risposta. Come mi è già capitato di dire altre volte, non ci sono parole di conforto per i genitori che possano realmente aiutarli in questo momento di profondo dolore, così come non ci sono gesti concreti che possano restituirci questa vita interrotta in modo così improvviso e repentino. Se abbiamo un briciolo di fede, dobbiamo fidarci del Signore ed accettare qualcosa che non ci possiamo spiegare, credendo davvero che “la vita non è stata tolta ma trasformata”. E’ difficile, per alcuni impossibile, ma dobbiamo tutti stringerci in un abbraccio ideale intorno alla famiglia di Alessandro, perché il calore di questo abbraccio possa riscaldare anche solo un poco i cuori raggelati dal dolore. Ai ragazzi del “Caurga” raccomando di far sentire maggiormente la loro vicinanza ai genitori, ora e soprattutto quando il dolore si farà più acuto perché subentrerà per tutti la normalità della vita quotidiana. Vi prego di essere angeli custodi per questa famiglia e vi chiedo di tenere vivo il ricordo di Alessandro nei vostri cuori e nella vostra scuola, perché si continui a sentire fra voi la sua presenza. Se la nostra fede non è vana, siamo certi che oggi un angelo in più sta vicino al Signore e protegge la sua famiglia, i suoi cari e la sua scuola. Vi abbraccio tutti con affetto e spero di potervi presto incontrare.

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