Il fatto avve3nuta nella notte tra lunedì 6 e martedì 7 ottobre 2025, quando una donna è stata violentata, rapinata e massacrata di botte da un giovane immigrato del Mali, ha suscitato lo sdegno della politica. Non senza polemiche.
Donna violentata e massacrata di botte, le parole di Fratelli d’Italia
Questa la nota di Mauro Verga, presidente del Circolo Fratelli d’Italia di Sondrio:
“Fratelli d’Italia Sondrio esprime preoccupazione per le ripetute azioni criminali che si susseguono in provincia e nel capoluogo. Ultima in ordine di tempo la brutale rapina avvenuta nella serata di ieri nei pressi del parcheggio dietro al distributore di benzina di via Tonale ai danni di una donna ferocemente picchiata e rapinata da un uomo extracomunitario accusato anche di violenza sessuale (fonti di stampa). Il presunto responsabile è stato subito fermato dal personale della Polizia di Stato che come sempre svolge al meglio il proprio operato con professionalità, equilibrio, competenza e dedizione, nonostante i ripetuti atti violenti da parte di una certa fascia di estremisti, con chiara collocazione politica (più di 100 i feriti tra le forze dell’ordine negli ultimi giorni e più di 300 dall’inizio dell’anno).
L’ennesimo grave episodio desta paura nella popolazione che ormai teme di uscire nelle ore serali, giacché queste vicende di illegalità diffusa non sono più una novità per Sondrio. Per questo motivo i nostri rappresentanti in Comune, in linea con il partito, lavoreranno affinché si continui ad investire per garantire più sicurezza, cercando di ampliare il servizio serale per la Polizia Locale”.E ancora: “Nel frattempo ribadiamo al Prefetto di Sondrio l’urgenza di riaprire al più presto l’Ufficio Polfer presso la Stazione, poiché luogo divenuto ormai insicuro per tutti i cittadini/viaggiatori.
Per Fratelli d’Italia la sicurezza è un diritto che va garantito a tutti sempre. Prevenire e procedere alle espulsioni di criminali violenti e pericolosi è fondamentale ai fini della sicurezza, per questo i centri di permanenza per le espulsioni sono da ritenersi un grande investimento di prevenzione e non vanno dileggiati ostacolati”.
La presa di posizione della Lega Salvini Premier
Questa la dichiarazione del segretario provinciale della Lega Lorenzo Grillo Della Berta:
“La Lega esprime vicinanza alla povera vittima dell’increscioso fatto delinquenziale avvenuto oggi nella città di Sondrio. È intollerabile che in un piccolo centro come il nostro le persone non possano più sentirsi sicure e libere di circolare serenamente. È un chiaro segnale di imbarbarimento della società a cui non possiamo restare indifferenti. Vogliamo tolleranza zero per chi delinque, soprattutto se chi commette reati è ospite nel nostro paese. Gli stranieri che commettono reati devono tornare nel proprio paese a scontare la pena inflitta. È importante introdurre concetti come la remigrazione, cioè il rimpatrio di quegli immigrati la cui presenza non e’ funzionale al paese che accoglie e che non si adeguano alla nostra cultura, valori e leggi”.
E aggiunge: “È inaccettabile che cittadini onesti e famiglie italiane debbano vivere nell’insicurezza a causa di persone che, ospitate nel nostro Paese, violano le nostre leggi e i nostri valori. La solidarietà deve necessariamente coniugarsi ad una volontà di integrazione e di rispetto del paese in cui si approda. L’accoglienza indiscriminata, troppe volte propugnata in questo paese, porta a scompensi sociali, insicurezza e degrado delle condizioni di vita di tutti: italiani e stranieri. Prova ne è, purtroppo, l’ increscioso episodio di oggi. Faremo sentire la nostra voce perché aumentino i controlli, si velocizzino le procedure di espulsione e si tutelino le vittime di reati così efferati, restituendo sicurezza e rispetto alla nostra gente”.
Il Pd attacca il centrodestra
Il Partito democratico di Sondrio condanna con fermezza la brutale aggressione compiuta da un richiedente asilo di 24 anni originario del Mali ai danni di una donna di 44 anni.
«Di fronte a un fatto così grave, la prima parola deve essere di ferma condanna per un gesto vile e inaccettabile – dichiara il segretario provinciale, Michele Iannotti – oltre che di vicinanza alla vittima e di ringraziamento alle forze dell’ordine per l’immediato intervento che ha permesso di individuare il responsabile. Ma subito dopo condanna e solidarietà, servono serietà e responsabilità, non demagogia».
Iannotti stigmatizza le dichiarazioni dei responsabili provinciali di Lega e Fratelli d’Italia, partiti che anziché affrontare con responsabilità il tema della sicurezza, che richiede risorse, prevenzione e presenza dello Stato preferiscono alimentare un clima di odio e di paura.
«Fratelli d’Italia e Lega governano il Comune di Sondrio, la Regione Lombardia e il Governo nazionale e non possono scaricare sugli altri le colpe di un fallimento che è tutto politico e amministrativo – prosegue – Chi ha in mano tutti i livelli di governo non può limitarsi a fare comunicati pieni di paura e propaganda, ma deve rispondere ai cittadini con fatti e investimenti concreti. La verità è che l’insicurezza cresce mentre il Governo taglia, la Regione riduce i fondi ai Comuni e i sindaci vengono lasciati soli».
Ciò che è accaduto a Sondrio secondo il Pd merita, pur senza alimentare un clima di allarmismo, una profonda riflessione da parte di tutte le istituzioni deputate a garantire la sicurezza.
«Serve un’analisi seria e condivisa su come prevenire episodi di simile gravità, rafforzando la presenza dello Stato, i presidi territoriali e la rete di prevenzione sociale, educativa e sanitaria» insiste il segretario che aggiunge: «Da alcuni rappresentanti del Governo si sente parlare di “tolleranza zero”, ma tolleranza zero dovremmo averla verso chi pratica i tagli alle forze dell’ordine, la chiusura dei presidi di sicurezza e l’abbandono dei territori di montagna».
Come la riapertura del presidio della Polizia ferroviaria di Sondrio, promesso da anni da Lega e Fratelli d’Italia, ma mai attuato. «Possibile che chi governa il Ministero dell’Interno non riesca a garantire un presidio di sicurezza nella città capoluogo?».
Il Partito democratico, anziché propaganda, chiede che le forze di governo mettano in campo un impegno vero e coordinato per costruire una politica integrata che parli di conoscenza e controllo del territorio, di rafforzamento dei presidi di sicurezza, sociali, educativi e culturali, accanto a politiche abitative, di inclusione e integrazione, di partecipazione, rigenerazione urbana e contrasto alla criminalità.
«È solo dall’integrazione di tutte queste componenti e da una collaborazione reale tra enti locali e autorità preposte all’ordine pubblico che può nascere una risposta davvero efficace a tutela della protezione sociale, della legalità e della sicurezza – aggiunge il segretario dem -. Non accettiamo che Sondrio e la provincia siano ridotte a terreno di scontro ideologico da chi governa e fa finta di stare all’opposizione. La sicurezza non si conquista con gli slogan, ma con la presenza dello Stato, la prevenzione, la formazione e il sostegno ai territori. Il Governo e la Regione smettano di fare propaganda e facciano il loro dovere. La provincia di Sondrio merita città e paesi sicuri».
Le parole del sindaco Marco Scaramellini
Così il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini:
“Di fronte a un crimine così abietto, di una violenza inaudita e feroce che inorridisce, è difficile trovare le parole giuste per esprimere la condanna e lo sconcerto. Un fatto che non avremmo mai voluto commentare e che non dovrebbe succedere né mai più ripetersi. Esprimo la mia personale vicinanza e quella della città alla vittima. Nell’immediatezza dell’accaduto, gli agenti di polizia hanno arrestato il responsabile, trovato con gli effetti personali appena rubati: l’averlo assicurato alla giustizia ci conforta ma non cancellerà l’accaduto per la povera donna aggredita”.
Quindi aggiunge: “Le Forze dell’Ordine svolgono un lavoro encomiabile del quale siamo loro profondamente grati: il prefetto Anna Pavone e il questore Sabato Riccio sono attenti sul fronte della sicurezza, sempre pronti a confrontarsi con noi sindaci e ad accogliere le nostre istanze. Come Amministrazione comunale in questi anni abbiamo intensificato gli sforzi potenziando il sistema di videosorveglianza e dotando la nostra Polizia Locale di uomini e mezzi. Non manca l’impegno da parte di tutti, a ogni livello, e possiamo contare anche sulla collaborazione dei cittadini. Purtroppo non basta a garantire la sicurezza, come quanto accaduto ha dimostrato. Per Sondrio sarebbe importante poter contare nuovamente sulla Polizia Ferroviaria alla stazione quale presidio permanente, com’è sempre stato, fino a pochi anni fa, di un’area critica che necessita di controlli in tutte le ore del giorno e della notte”.
E conclude: “Avverto la preoccupazione della gente di fronte a fatti, certamente isolati e fortunatamente rari, che ci colpiscono: la percezione della sicurezza è un fattore fondamentale per la qualità della vita e noi vorremmo che a Sondrio rimanesse ai più alti livelli, com’è sempre stato. Il nostro impegno su questo fronte, nelle azioni da promuovere e nell’interlocuzione con le Forze dell’Ordine, è massimo”.
Il commento del Patto per il Nord
Sul caso è intervenuto anche Jonny Crosio, vice segretario federale del Patto per il Nord:
«Un atto di incredibile atrocità che non può e non deve essere tollerato e che richiede azioni immediate e non negoziabili».
Condanna la violenza e chiede la chiusura definitiva del Centro di accoglienza straordinaria (Cas) di Colorina dove era ospitato il cittadino straniero di 24 anni, originario del Mali, che lunedì notte ha aggredito selvaggiamente una donna di 44 anni a Sondrio, Jonny Crosio, vice segretario federale di Patto per il Nord, sgomento come l’intera comunità valtellinese per quanto accaduto.
«Già nell’aprile del 2017 avevo chiesto la chiusura di quel centro – ricorda Crosio – poiché erano state riscontrate gravi irregolarità, tra cui l’impiego di cinque lavoratori in nero. Era evidente che qualcosa nel sistema non funzionasse, ma non si è voluto intervenire. L’allarme lanciato allora, ignorato dalle istituzioni, è degenerato oggi in una violenza criminale di estrema gravità. Per quanto ancora le istituzioni intendono girare la testa dall’altra parte mentre l’incolumità e la dignità delle nostre donne vengono minacciate?».
L’indignazione e la preoccupazione sono ai massimi livelli: la presenza di immigrati fuori controllo sta minando la tranquillità di Sondrio e della Valtellina. «I dati delle cronache, purtroppo, sono inconfutabili – sostiene Crosio -: a compiere questi delitti atroci sono, per la quasi totalità, stranieri, e in buona parte, irregolari. La sicurezza dei cittadini è il primo e non negoziabile dovere dello Stato».
«Insieme alla chiusura del Cas di Colorina – dice Crosio – è necessario attuare una serie di controlli straordinari e capillari in tutti i centri di accoglienza del territorio e nelle aree urbane, finalizzati all’identificazione e all’allontanamento tempestivo di ogni soggetto che rappresenti un rischio per la sicurezza pubblica o che risulti irregolare. È necessario adottare lo stesso modello di gestione e sicurezza urbana che a Brescia, grazie al questore Paolo Sartori, sta dando risultati concreti con la recente revoca di 379 permessi di soggiorno e l’allontanamento dal nostro Paese di una buona parte di essi».
Crosio e Patto per il Nord richiamano la politica a responsabilità. «Se le istituzioni, a tutti i livelli, continueranno a ignorare questo allarme sociale e a mantenere un approccio debole, timido e inadeguato – sottolinea -, la gente continuerà ad avere sempre meno fiducia nello Stato e si rivolgerà a chi, con una politica sbrigativa e superficiale, parla solo alla pancia della gente senza affrontare i problemi. I recenti risultati elettorali in regioni chiave come la Turingia e la Sassonia in Germania sono un chiaro e inequivocabile campanello d’allarme per l’Europa intera: l’immobilismo sicurezza e legalità mimano la stabilità stessa della democratica. Le istituzioni hanno il dovere di agire con fermezza, rapidità e coerenza per ripristinare il primato della legalità e la sicurezza pubblica. Non c’è più tempo da perdere».
Inaccettabile e sconvolgente
Il Coordinamento Provinciale di Forza Italia Sondrio ha espresso la più ferma condanna per la brutale aggressione, un episodio definito “inaccettabile e sconvolgente”, che – secondo il partito – richiede una risposta decisa da parte delle istituzioni.
Forza Italia ha manifestato solidarietà alla vittima e alla sua famiglia, ringraziando nel contempo le Forze dell’Ordine e il personale sanitario per la professionalità e l’impegno dimostrati nell’intervento.
Il Coordinamento provinciale ha colto l’occasione per ribadire la propria visione in materia di immigrazione e sicurezza, sostenendo la necessità di un sistema fondato su regole chiare, legalità e integrazione autentica.
“L’accoglienza – si legge nella nota – è un valore radicato nella nostra tradizione umanitaria, ma deve essere accompagnata da percorsi di migrazione legale e da un sistema efficiente contro l’immigrazione clandestina e i trafficanti di esseri umani”.
Forza Italia sottolinea che chi viene accolto in Italia ha il dovere di rispettare le leggi, i valori e la sicurezza della comunità ospitante. Chi commette reati gravi, aggiunge il partito:
“Deve essere perseguito con il massimo rigore e allontanato dal territorio nazionale una volta scontata la pena”.
Il comunicato evidenzia anche come la crescente insofferenza degli italiani verso il sistema dell’accoglienza non derivi da pregiudizi, ma da episodi di violenza che “minano la fiducia e la generosità del popolo italiano”.
In tale contesto, Forza Italia Sondrio invita le comunità straniere residenti ad assumere un ruolo attivo e responsabile, promuovendo comportamenti civili e condannando con decisione chi delinque.
“Solo una responsabilità condivisa – sottolinea il partito – può evitare che episodi criminali alimentino tensioni sociali e odio”.
Il Coordinamento provinciale richiama inoltre la necessità di applicare con determinazione la linea di politica migratoria sostenuta dal partito, che prevede il controllo dei confini, un sistema di rimpatri rapido ed efficace e percorsi obbligatori di integrazione basati sull’apprendimento della lingua italiana, dei valori costituzionali e del rispetto delle leggi.
Forza Italia cita i risultati positivi del Decreto Cutro e del Decreto ONG, che – secondo i dati del Viminale – hanno portato a una riduzione degli sbarchi, e sottolinea l’importanza degli accordi bilaterali con i Paesi del Mediterraneo e del Piano Mattei per l’Africa, volto a creare opportunità nei Paesi d’origine.
Sul piano della sicurezza locale, il partito accoglie con favore la riapertura del presidio di Polizia ferroviaria alla stazione di Sondrio, prevista in via temporanea per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, auspicando che diventi una struttura permanente.
“La sicurezza dei cittadini – si legge nella nota – non può dipendere solo da eventi straordinari, ma deve rappresentare una priorità costante dell’azione amministrativa”.
In conclusione, Forza Italia Sondrio ribadisce l’impegno a lavorare per una provincia sicura e coesa, dove “le regole valgano per tutti, l’accoglienza sia accompagnata dalla legalità e le comunità italiane e straniere collaborino per una convivenza fondata sul rispetto reciproco, prevenendo divisioni e odio sociale”.