Ecco il Giardino della Memoria
Sabato approfondimento su Centro Valle.
Il Comune di Villa ha inaugurato mercoledì mattina, festa della Repubblica, il Giardino della Memoria, spazio che potrà raccogliere il ricordo di eventi significativi della storia, legati anche a Villa. Nella stele alla base dell’obelisco già esistente vengono ricordati con un’opera di Fabio Peloso 5 martiri della Resistenza, che operavano sul Mortirolo, fucilati a Edolo l’11 aprile 1945, di questi due erano di Villa; poi 4 persone decisive per l’espatrio in Svizzera di ebrei zagabri internati in Aprica, due militari, un carabiniere, un finanziere, e due sacerdoti; poi gli internati, soldati italiani catturati e deportati nei campi di concentramento tedeschi, i villaschi che vissero questa tragica esperienza sono stati una sessantina.
Le vicende
Per queste vicende, prima dello scoppio della pandemia, sono stati coinvolti i ragazzi della Scuola media di Villa, per la storia della Resistenza in Mortirolo, e quelli delle quinte elementari di Villa, Bianzone, Aprica, Corteno, Edolo, per i quali era stata programmata una passeggiata da Aprica a Villa, lungo il sentiero che avevano percorso gli ebrei nel settembre 1943. C’è stata la posa della corona al monumento ai Caduti di piazza don Aldo Pera, con la benedizione dell’arciprete don Luigi Pedroni. Prima degli interventi dei professori Fausta Messa e Rolando Anni e di Fabio Branchi, le parole del sindaco di Villa Franco Marantelli. Presenti le Fiamme Verdi, i Carabinieri in congedo, i sindacati, l’Anpi, gli Alpini, i sindaci del mandamento e della vicina Valcamonica coinvolti. Approfondimento sabato su Centro Valle.