L'indagine

Elicottero caduto ad Albosaggia, presto la conclusione dell’inchiesta

Due le ipotesi: errore umano o cause esterne

Elicottero caduto ad Albosaggia, presto la conclusione dell’inchiesta

Arriverà nei prossimi giorni la decisione della Procura in merito all’inchiesta nata dalla caduta dell’elicottero avvenuta il 10 agosto 2022 ad Albosaggia nella quale aveva perso la vita il pilota.

Elicottero caduto ad Albosaggia, presto la conclusione dell’inchiesta

Nei giorni scorsi la stessa Procura ha acquisto le conclusioni delle indagini svolte dall’Associazione Nazionale per la Sicurezza del Volo dopo la morte del pilota bergamasco Giovanni Murari, residente a Capriate.

Gli inquirenti stanno valutando due ipotesi, come ha sottolineato il procuratore capo Pietro Basilone in una nota diffusa giovedì, spiegando che la Procura “nei prossimi giorni trarrà le conclusioni, valutando se l’incidente sia da attribuire ad un errore umano, ovvero se sia stato provocato anche o solo da altre cause, tra cui difetti riguardanti il velivolo o l’inadeguata segnalazione dell’elettrodotto, anche tenendo conto che il pilota era esperto e il luogo dell’incidente era nelle immediate vicinanze sia dell’Aviosuperficie di Caiolo, sia dell’elisuperficie della società Eurotech (da dove era decollato, ndr)”.

Ma andiamo con ordine. Subito dopo l’incidente – nel quale era rimasto ferito il passeggero, un ragazzo all’epoca 17enne – la Procura di Sondrio aveva aperto un’inchiesta avvalendosi delle indagini svolte dai Carabinieri e della «consulenza» di Ansv.

“In attuazione del Protocollo, il 23 dicembre 2022 Ansv ha trasmesso alla Procura di Sondrio una prima relazione tecnica, fornendo gli esiti della propria attività ispettiva sull’incidente – prosegue la nota – In tale primo documento non si fa alcun riferimento a profili di colpa del pilota o di terzi, ma vengono forniti solo dati tecnici relativi all’incidente, indicando altresì alla Procura la necessità di effettuare ulteriori verifiche tecniche sul propulsore e sulle componenti meccaniche dell’elicottero. Nella parte finale della relazione della Ansv, è tuttavia evidenziata l’esistenza di criticità, più volte segnalate dalla stessa Ansv agli enti competenti (in primis all’Enac), riguardanti ostacoli alla navigazione aerea (piloni della linea elettrica ed altro)”.

A quel punto, la Procura di Sondrio “ha conferito un incarico di consulenza ad un tecnico esperto di questioni aeronautiche, in specie relative agli elicotteri, il comandante Stefano Benassi, per individuare la dinamica e le cause del sinistro, la rilevanza eventuale di comportamenti umani, nella conduzione del mezzo e/o anche con riferimento a difetti e/o anomalie tecniche che possano aver interessato il velivolo, perché su questi temi l’Ansv non si era pronunciata nella relazione preliminare”.

E ancora:

“Le valutazioni dell’Ansv e del consulente della Procura, particolarmente complesse dal punto di vista tecnico, hanno richiesto uno studio attento da parte dei magistrati, al fine di identificare eventuali responsabilità, anche perché ciascuna si è soffermata su aspetti specifici e non tutti toccati dall’altra – prosegue la nota – Nessuna delle due ha concluso per la individuazione di cause esclusive dell’incidente (conduzione mezzo e/o cause esterne)”.

Dal canto suo, Ansv nella relazione conclusiva aveva fatto emergere alcune questioni. Nel documento si legge, in particolare per quel che riguarda le cause:

“L’incidente all’elicottero Robinson R22 marche I-Jade è stato causato da una interferenza in volo con il cavo di guarda di una linea elettrica ad alta tensione durante un volo turistico in navigazione Vfr. L’investigazione non è riuscita a determinare con incontrovertibile certezza il motivo del volo ad una quota così bassa e tale da consentire tale interferenza. Nel ritenere di minore probabilità l’essersi verificata una problematica tecnica tale da condizionare il volo in tal senso, non si può escludere che abbiano contribuito al verificarsi dell’evento i seguenti fattori”.

E li elenca:

“Una decisione di condurre il volo ad una altezza tale da non consentire adeguati margini di sicurezza in relazione alla separazione dagli ostacoli; la possibile distrazione nella condotta dell’elicottero, da parte del pilota, dovuta all’interazione con il passeggero; la componente ambientale relativa al sole basso sull’orizzonte e conseguente limitato contrasto visivo del cavo di guardia dell’elettrodotto”.

L’incidente, come detto, era avvenuto nel tardo pomeriggio del 10 agosto 2022. Il velivolo aveva colpito il cavo di guarda ed era precipitato al suolo non distante da alcune abitazioni. Era decollato poco prima per un secondo giro, con a bordo il ragazzino rimasto ferito. Sl posto erano subito intervenuti i Vigili del Fuoco e i Carabinieri, oltre al personale sanitario. Per il pilota purtroppo non c’era stato nulla da fare, meptre il ragazzo si era salvato.