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Espulsione di un trentenne albanese: la Polizia di Mese interviene

Condannato per il reato di reclutamento e sfruttamento della prostituzione.

Espulsione di un trentenne albanese: la Polizia di Mese interviene
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La Polizia di Stato di Sondrio ha proceduto, lo scorso giovedì 18 giugno, all’accompagnamento presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri (C.P.R.) di Bari di un trentenne di origine albanese. L’uomo, già espulso dal territorio nazionale nel 2023, è stato nuovamente identificato e trattenuto per violazione del divieto di reingresso in Italia.

Controlli

Il soggetto era stato precedentemente arrestato e condannato dal Tribunale di Brescia nel marzo 2024 per aver violato il divieto di reingresso, una misura che mirava a prevenire il suo ritorno sul territorio italiano. A suo carico, inoltre, risultava una condanna per il reato di reclutamento e sfruttamento della prostituzione, aggravando ulteriormente la sua posizione legale.

L'uomo è stato identificato nel corso di un’attività di controllo condotta dalla Polizia Stradale del Distaccamento di Mese. Successivamente, è stato messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Sondrio, che ha constatato la sua irregolarità sul territorio nazionale.

In risposta a queste gravi infrazioni, il Prefetto di Sondrio ha emanato un nuovo Decreto di Espulsione. Seguendo questa disposizione, il Questore di Sondrio ha ordinato il trattenimento del soggetto presso il C.P.R. di Bari, eseguito dal personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Sondrio.

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