Fare la spesa si può ed è sicuro
Intervista ad Antonio Tirelli, presidente del Gruppo Iperal.
“In questo periodo di straordinaria emergenza , la salvaguardia dei nostri collaboratori, ogni giorno in prima linea per garantire standard di servizio accettabili in ognuno dei nostri negozi e la tutela della salute di tutti i clienti, sono per noi fondamentali e hanno giustamente preso il sopravvento su ogni altra logica commerciale”. Antonio Tirelli, presidente del Gruppo Iperal, fa questa premessa prima di spiegare come la sua azienda e i suoi quasi 4.000 collaboratori stanno affrontando il Coronavirus.
Le regole sono cambiate anche per la grande distribuzione organizzata.
“E’ per noi una nuova necessità consentire ai nostri clienti di limitare la frequentazione dei nostri punti di vendita più affollati facendo spese più grandi piuttosto che recarsi a fare la spesa un solo componente della famiglia. Nei giorni scorsi ci siamo preoccupati dell’eccessiva affluenza nei supermercati cittadini con code all’ingresso e abbiamo registrato un calo delle presenze nelle grandi superfici e auspichiamo che , nell’interesse di collaboratori e clienti, sia meglio riequilibrare le presenze”.
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Fare la spesa all’Iperal è sicuro?
“Certo. Al fine di assicurare di fare la spesa completa in massima sicurezza comunichiamo che i nostri ipermercati o grandi superfici di Castione Andevenno , Piantedo, Prata Camportaccio e Bianzone sono dotati di ampi spazi e garantiscono a tutti i collaboratori e i clienti la giusta distanza - molto più di un metro - che consente di evitare contatti e possibili contagi”.
Resta il tema che fare la spesa al di fuori del proprio paese è difficile.
“Comunichiamo a tutti i nostri clienti che ci chiedono se possano spostarsi dal proprio comune per fare la spesa che ora è possibile raggiungere le nostre grandi superfici di vendita per tutti coloro che risiedono nei comuni vicini anche se non limitrofi qualora nel proprio comune non ci siano supermercati; oppure che nel proprio comune i supermercati non siano sufficienti per quantità o dimensione a garantire un adeguato servizio al bacino di utenza; e infine per reperire beni di prima necessità (alimentari e non) che non si trovano nel comune di residenza”.
Il ritiro della spesa on line è sempre possibile da ogni comune di provenienza.
“Si, ma occorre portare con sé la ricevuta dell’ordine effettuato. Si raccomanda: fare la spesa una persona per tutta la famiglia e per più giorni in modo da evitare troppe uscite; scegliere il giorno e l’orario più consono ad evitare assembramenti. Per rispondere all’esigenza dei nostri clienti di limitare i contatti interpersonali nell’effettuare la spesa stiamo potenziando il servizio spesa on line con consegna in negozio e presto inizieremo in alcuni comuni a consegnare la spesa a casa”.